Bolognetti su scosse sismiche in Val d’Agri

“In Val d’Agri, circa 48 ore fa, la terra ha tremato. Un sisma di 3,2° della scala Richter ha interessato l’area in cui insistono le attività estrattive dell’ENI. L’epicentro? La zona di Montemurro!

E cosa c’è a Montemurro? Ovvio, il famigerato pozzo di reiniezione Costa Molina2″. Lo dichiara il segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, che così prosegue:

“Si, proprio a Montemurro, che nel 1857 fu epicentro di uno dei sismi più distruttivi verificatisi in Italia negli ultimi due secoli.

Del luttuoso evento troviamo traccia e memoria in una targa apposta a Matera in prossimità di piazza Vittorio Veneto e a Montescaglioso, dove nel 1907 fu posto, sotto la colonna in devozione di San Rocco, un marmo che ricorda l’accaduto.

Del sisma del 1857 si racconta sul sito grumento.net, dove è dato leggere: “Tra i luoghi più colpiti vi fu la vicina Montemurro, che venne completamente rasa al suolo, con più di 3.000 morti, su una popolazione totale di circa 7.500 persone. In molti altri Comuni della zona vennero comunque rase al suolo tutte le testimonianze monumentali del passato: a Sarconi, ad esempio, fu completamente distrutto l’antico castello”.

Eppure, proprio a Montemurro si è autorizzata la reiniezione delle acque di strato, dei rifiuti petroliferi prodotti dall’Eni. Un’autorizzazione concessa in aperta violazione di una Delibera del Comitato dei Ministri datata febbraio 1977, nella quale si afferma che la reiniezione dovrebbe essere effettuata in zone sismicamente favorevoli.

Montemurro è tutt’altro che favorevole, come del resto l’intera Val D’Agri.

Servirebbe a risvegliare qualche coscienza se, a poco più di 48 ore dal sopra citato fenomeno sismico citassi il geologo Leonardo Seeber, per non scomodare il solito prof. Franco Ortolani?

Servirebbe a risvegliare qualche coscienza se ricordassi che il prof. Seeber il 25 giugno 2011 affermava che “l’attività estrattiva di idrocarburi è ben conosciuta come un agente che può alterare lo stato meccanico crostale in maniera sufficiente da triggerare terremoti”?

Lo spero, lo spero davvero. E mi auguro che non si perseveri nell’errore autorizzando la reiniezione anche a Grumento Nova nel pozzo Monta Alpi 9 or.

Per il momento, intanto, converrà continuare a confidare nella protezione di San Rocco e incrociare le dita”.