Mercato del lavoro sempre più povero

Il quarto trimestre 2014 fa segnare 1.070 nuovi contratti, il 18% in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Questa variazione è il risultato di una flessione del 15% delle assunzioni dirette effettuate dalle imprese e di un calo del 24% dei contratti atipici. In termini assoluti, in questo trimestre le assunzioni effettuate dalle imprese saranno pari a 760 unità (71% dei contratti totali), mentre i contratti atipici dovrebbero attestarsi a quasi 320 unità. Lo evidenzia Excelsior Informa del 4° trimestre 2014, elaborato da Unioncamere Basilicata. Nello specifico, il 68% delle 760 assunzioni di lavoratori dipendenti previste nella regione sarà a tempo determinato; le assunzioni si concentreranno per il 57% nel settore dei servizi e per l’80% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 70% dei casi saranno rivolte a candidati in possesso di un’esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore; per una quota pari al 20% interesseranno giovani con meno di 30 anni. La maggior parte delle assunzioni saranno effettuate da imprese operanti nei servizi (soprattutto servizi alle imprese, con 130 entrate); di poco inferiore il numero di assunzioni previste nel commercio (120 unità). Nell’industria, invece, la quota maggiore di assunzioni si concentrerà nelle attività manifatturiere, dove si prevedono circa 210 entrate, mentre poco più di un centinaio saranno appannaggio delle costruzioni. Le cinque professioni più richieste concentrano il 46% delle assunzioni totali programmate nella regione. Per quanto riguarda gli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare (80 le entrate previste), le assunzioni saranno, nella stragrande maggioranza dei casi (94%), “a termine”. Nel caso degli operai metalmeccanici ed elettromeccanici le imprese sono molto più propense ad inserire persone senza esperienza e poco più della metà dei contratti offerti sono a tempo indeterminato. Le maggiori opportunità di inserimento stabile in azienda si rilevano per gli operai specializzati nell’edilizia, con il 75% dei contratti a tempo indeterminato; per questi profili, inoltre, le imprese ricorrono quasi esclusivamente a personale esperto. Problemi di reperimento superiori alla media riguardano infine le professioni tipiche del turismo (cuochi, camerieri, baristi e professioni simili). “E’ evidente che il collasso dell’economia lucana, ed in particolare le perduranti difficoltà del manifatturiero e il crollo dell’edilizia, stia producendo una continua caduta dal punto di vista dell’occupazione in regione, il che genera sfiducia tra i giovani non solo per il presente ma anche per prospettive future, che si stentano a vedere – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte –. Altro aspetto preoccupante è il numero davvero limitato di alte professionalità che le imprese assumono. Sembra un mercato del lavoro che continua a livellarsi verso il basso, il che evidenzia un progressivo impoverimento dal punto di vista qualitativo, oltre che quantitativo. Sono dati che offriamo, come di consueto, al decisore politico per la messa a punto di strategie che riescano auspicabilmente a tamponare l’emorragia e a rilanciare con una visione di medio periodo le politiche attive del lavoro”.