Loris, Veronica Panarello sottoposta al prelievo del Dna. In carcere a Catania

Veronica PanarelloLa mamma del piccolo Loris Stival continua a respingere le accuse. In Questura a Ragusa, ha risposto per più di cinque ore alle domande del procuratore capo, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. “Non l’ho ucciso io, era il mio bambino” ha ribadito. Inizialmente si era appreso della volontà di non rispondere.

La ventenne è stata sottoposta al prelievo del Dna per esami comparativi con i reperti biologici rilevati sotto le unghie di Loris. Terminate le procedure, Veronica Panarello è stata trasferita nel carcere di piazza Lanza a Catania. La casa circondariale di Ragusa non ha una sezione femminile. Nelle prossime ore, la donna sarà sentita anche dal Gip, che dovrà decidere se convalidare il fermo ed emettere ordinanza di custodia cautelare entro 48 ore dalla notifica del provvedimento di fermo avvenuta lunedì sera e fondata sul pericolo di fuga dell’indagata. Ricevuta la richiesta, il giudice avrà altre 48 ore per fissare la data dell’udienza di convalida. L’udienza si svolgerà in camera di consiglio con la partecipazione del difensore.

Gli inquirenti si sono convinti che sarebbe stata lei a togliere la vita al piccolo, con una fascetta da elettricista stretta attorno al collo. Sarebbe stata sempre lei, senza alcun complice, a gettare il corpo nel canalone in contrada Mulino Vecchio.

Guardata a vista durante la notte in Questura a Ragusa, non ha chiuso occhio secondo quanto riferiscono fonti vicine agli inquirenti.