Roma, premiati 27 cavalieri e 28 maestri artigiani
Anche quest’anno Roma Capitale dice grazie al fior fiore del commercio e dell’artigianato cittadino, conferendo i riconoscimenti di “cavaliere del commercio” e “maestro dell’artigianato” a chi si è distinto nella propria attività, dando lustro alle tradizioni capitoline e tenendo vivi gli antichi mestieri dell’Urbe. 27 i commercianti, 28 gli artigiani che hanno ricevuto la “colonna” (i primi) o il “nasone” (i secondi) dall’assessore Marta Leonori (Roma Produttiva) nell’Aula Giulio Cesare, a Palazzo Senatorio. Essere commercianti o artigiani oggi a Roma “significa contribuire in maniera determinante anche a mantenere saldo il tessuto sociale di un territorio e della comunità che in esso vive”, ha sottolineato il sindaco Ignazio Marino nel suo indirizzo di saluto. “Questo ruolo fondamentale continua ad essere tramandato e come allora quest’arte e questo mestiere danno lustro alla nostra città”.
Dei nuovi “cavalieri del commercio” 8 agiscono in diversi settori (enogastronomia, distribuzione carburanti, fiorai all’ingrosso), 3 sono ristoratori, 3 hanno negozi di abbigliamento, uno d’arredamento. Ci sono poi 5 tra bar e panetterie, 2 enoteche, una libreria e una lavanderia a secco. Tra i bar, premiati il proprietario di Pompi a via Magna Grecia (che tra l’altro ha bandito dal suo locale le slot), Luigi Santoro – il mago dei disegni con il latte sui cappuccini – e Tornatora di via Oderisi da Gubbio. Spigolando tra i neo-cavalieri si trovano anche la famiglia Neri (quella del celebre chinotto) e Pagina 348, la libreria indipendente di viale Cesare Pavese.
Tra i nuovi “maestri dell’artigianato”: una tipografia, un laboratorio di paralumi, 3 sartorie, 2 laboratori per la lavorazione dei metalli, una tappezzeria, un’oreficeria, un’oreficeria digitale, un laboratorio di quadri e cornici, 2 pasticcerie, un liutaio, un laboratorio di cappelli, una bottega di impagliatore, un laboratorio di decorazioni, 2 marmisti, un restauratore, uno scultore, due carrozzerie, un laboratorio di calzature, uno di tappeti, due botteghe di barbiere. Due i premi speciali assegnati: alla Locanda dei Girasoli e a Simona Basili, imprenditrice, ideatrice del progetto Botteghiamo.
“Artigianato e commercio sono le attività produttive che fanno grande la nostra città”, ha affermato l’assessore Marta Leonori, “sono il cuore della tradizione romana e il motore delle attività produttive e imprenditoriali di Roma. Premiarli entrambi, oggi, ha il valore simbolico di un riconoscimento che va innanzitutto all’impegno quotidiano nel tramandare mestieri, creare occupazione e innovare nel segno dell’originalità e della qualità”. Con questo premio, ha dichiarato Leonori, si afferma “il valore insostituibile di chi mette al centro della propria vita la sfida dell’imprenditoria”. E il Campidoglio lancia “un messaggio agli imprenditori sani e veri della nostra città: le istituzioni ci sono, sono con voi”.
Il doppio premio a commercianti e artigiani, voluto da Roma Capitale (Assessorato Roma Produttiva), è organizzato da Zètema.