Roma, trema la politica associazione di stampo mafiosa sequestrati 200 milioni

Sgominato un “ramificato sistema corruttivo” in vista dell’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza. Fatta piena luce attraverso le indagini del Ros. L’iinchiesta ha portato alle misure restrittive e ai sequestri da parte del Gico della Finanza. A capo dell’organizzazione mafiosa, secondo gli investigatori, l’ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati. Tra gli arrestati anche l’ex ad dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, l’ex presidente di Ama, Franco Panzironi, e Luca Odevaine, a capo della polizia provinciale.

Gli indagati, 39 in tutto, sono accusati di reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati. Fra loro l’ex sindaco della città Gianni Alemanno, la sua abitazione è stata perquisita, il consigliere regionale Pd Eugenio Patanè, quello Pdl Luca Gramazio, e il presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti

L’indagine ribattezzata “Mondo di mezzo” è durata olre due anni. Nell’inchiesta sono finite ditte, attività commerciali, traffici illeciti che non si ricordavano più dai tempi dell’epopea della banda della Magliana.

Le perquisizioni scattate all’alba hanno riguardato boss della malavita, come esponenti di noti clan di Ostia, e politici di elevato spessore a Roma.