Corpus Hominis, commedia sul cambiamento sociale nella Roma degli anni ‘50

Il Museo Canonica, il 22 e 23 novembre alle 11.30, sarà il palcoscenico per il debutto nazionale, in lettura scenica, della nuova commedia “Corpus Hominis”, scritta e diretta da Fabio Mureddu e realizzata grazie alla collaborazione tra Zétema e l’Associazione Comunicazione Reale.

“Corpus Homins” è una commedia, ambientata a Roma alla fine degli anni ’50. La protagonista, Adelina, è una donna cresciuta nella difficile periferia di Pietralata, dove ha conosciuto gli stenti causati dalla povertà. Per quelle strade polverose incontra il marito, Emilio, un ragazzotto di belle speranze con un buon posto di impiegato.

Grazie alla nuova situazione economica la coppia lascia la povertà della periferia per trasferirsi nel centro di Roma, dalle parti di piazza Vittorio. Ben presto Adelina si rende conto che la nuova abitazione è fin troppo lussuosa, nonostante il buon impiego del marito. Capisce che il loro appartamento era una casa di appuntamenti chiusa per effetto della Legge Merlin da poco in vigore.

Tra gli “oggetti” delle vecchie inquiline, accatastati in una stanza segreta, la protagonista trova una statua di Gesù, grande, bella e tutta dipinta. Proprio con questo inaspettato ritrovamento, per Adelina ha inizio, tra preghiere e confidenze al cospetto della statua, una nuova vita interiore, la cui delicata intensità dovrà, ben presto, scontrarsi con quell’oscuro codice della moralità maschile dell’Italia degli anni ’50.

In questa storia, il sacro ed il profano, così come il comico e il tragico, convivono senza mai entrare in conflitto, come opposti che si attraggono. Si tratta di un racconto sul nostro Paese, prima di tutto.

Gli attori coinvolti nella lettura saranno Vita Rosati, Veronica Pinelli, Fabio Mureddu, l’accompagnamento musicale è affidato alla voce ed alla chitarra di Virginia Quaranta.

Lo spettacolo è un’indagine su un grande cambiamento sociale e morale e, insieme, il racconto della vita di una donna che di questo cambiamento incarna il senso e il controsenso.

Corpus Hominis è una storia che, nonostante l’ardito accostamento tra ciò che la morale comune considera peccato e la sacralità della religione, vuole consacrare e mai dissacrare; è una commedia all’italiana contemporanea, che guarda al passato attraverso la lente della drammaturgia contemporanea.

La commedia è, dunque, una storia dal punto di vista femminile, che segue un percorso catartico verso l’auto-affermazione e l’emancipazione ed è, infine, un racconto su Roma e sulla sua geografia ricchissima di storia.

Informazioni sulle repliche:

Museo Canonica Viale Pietro Canonica, 2 – 22/23 novembre ore 11.30