Il patto di stabilità prevede il pagamento della pensione dal primo al decimo giorno di ogni mese. Un altro duro colpo per milioni di cittadini meno abbienti

sede inps“L’Oracolo” Renzi ancora una volta ha emanato la sua “sentenza” a proposito del risanamento delle casse dello Stato. Il suo dire questa volta riguarda i pensionati. Un settore che continua a navigare a stento nel difficile mare della vita se non si tratta di pensionati d’oro. Il patto di stabilità prevede che sia spostato il pagamento dell’assegno di pensione dal primo al decimo giorno di ogni mese. Governanti e politici di ogni schieramento non fanno altro che riempirsi la bocca, ogni qualvolta sono davanti ad una telecamera, che la stragrande maggioranza dei pensionati e dei lavoratori a basso reddito non riesce a coprire l’ultima settimana del mese per quanto concerne la spesa. Quando il patto di stabilità sarà definitivamente legge dello Stato fra qualche giorno, tutti questi cittadini pensionati meno abbienti saranno costretti a saltare anche la penultima e terzultima settimana del mese in cui sarà spostato il pagamento della pensione. Un’altra bella trovata del Presidente Matteo Renzi che costringerà i pensionati a rivolgersi a figli, se ne hanno, o ai parenti per sopravvivere il mese in cui è stato spostato il pagamento della pensione. E se non hanno né figli, né parenti, dovranno chiedere “aiuto” a qualche usuraio che finirà per rovinarli, oppure vendersi un oggetto prezioso, ammesso che gli sia rimasto. Il presidente del Consiglio sta costruendo il suo successo elettorale sugli ottanta euro che non hanno cambiato tenore di vita a chi li ha ricevuti. Nel frattempo sta distruggendo ogni tutela dei lavoratori a beneficio degli industriali che, nonostante le tante attenzioni ricevute dal Premier, non hanno creato un solo posto di lavoro.