Salerno, Premio Genovesi i progetti vincitori

Si è svolta ieri nella Sala delle Lauree della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, la premiazione dei progetti vincitori del Premio Genovesi, il concorso destinato a studenti, laureandi e laureati dell’Ateneo salernitano, chiamati ad approfondire ed elaborare progetti infrastrutturali e di opere pubbliche, prevalentemente inseriti nei piani triennali delle pubbliche amministrazioni.

Il Premio, giunto quest’anno alla quarta edizione, è organizzato da ANCE Salerno e dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno (Area dell’Estimo e delle Valutazioni) e, dal prossimo anno, si avvarrà della partnership anche della Facoltà di Economia e Commercio. Scopo dell’iniziativa è promuovere l’eccellenza nel campo imprenditoriale e della ricerca relativamente alla valutazione economica dei progetti di sviluppo del territorio, con una attenzione alle modalità di relazione  tra  Amministrazioni Locali ed organizzazioni delle categorie produttive, allo scopo di indirizzate e formare laureati in grado di rispondere alle pressanti esigenze di  analisi economiche ed estimative da parte di tutti i soggetti che concorrono alla realizzazione delle opere pubbliche.

Il Premio Genovesi si articola in tre sezioni (cui corrispondono altrettanti premi): Fattibilità, per il progetto che presenta i caratteri di maggiore approfondimento nell’ottica dell’immediata fattibilità dell’investimento. Ricerca: per lo studio che individua le soluzioni di analisi più all’avanguardia  nel  campo  delle  metodologie  e  degli  strumenti  a  carattere scientifico ed infine Creatività per  l’originalità dell’idea progettuale nel rispetto dei criteri di fattibilità.

I vincitori

Per la Sezione Fattibilità sono stati premiati Clara Capuano, Salvatore Del Monte, Emanuele Loffredo, Marco Romeo con il progetto “Bonifica e riqualificazione urbana per l’area ex Isochimica ad Avellino (Comune di Avellino, importo dell’investimento € 1,2 mln). La motivazione ha evidenziato il profilo di interdisciplinarietà delle analisi, con la redazione del piano finanziario supportata dallo studio preliminare dei possibili interventi di riqualificazione urbana e ambientale, da indagini di mercato, da progettazione tecnica di massima, dallo studio dei flussi urbani veicolari.

Per la Sezione Ricerca il riconoscimento è andato a Gaetano Cicia, Giampiero Gargiulo, Luisa Spisso, Marcellino Vitolo con il progetto “Impianti per la produzione di energia da biomasse: analisi finanziaria e studio delle tecnologie innovative per il trattamento del digestato”(Comune di Capaccio Paestum, importo dell’investimento € 3,7 mln). La motivazione ha sottolineato il livello di approfondimento delle indagini concernenti le soluzioni tecnologiche, la congruità dei dati economici rispetto ai mercati di riferimento e l’impostazione metodologica del piano finanziario.

Per la Sezione Creatività il premio è andato agli ingegneri Melchiorre Celia, Javier Caso Molina, Karen Picozzi, Elena Romano con il progetto “Mobilità sostenibile in Costiera amalfitana. Automated People Mover (APM) (Comune di Amalfi, importo dell’investimento € 4,9 mln). La motivazione in questo caso ha rimarcato le soluzioni progettuali prospettate e la predisposizione di un modello di mobilità a supporto della stima dei costi e dei ricavi.

Il Gruppo SOCOMER Grandi Lavori ha inoltre inteso riconoscere a tre ragazzi partecipanti alla quarta edizione del premio (Alfredo Pizzuti, Dario Galdi e Alessandra Napoli), tre borse di studio di 3.600 euro complessivi, e la possibilità di effettuare uno stage trimestrale in aziende del gruppo.

«L’obiettivo del premio – spiega il professore Gianluigi De Mare, docente di Economia ed Estimo del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno –  è la valorizzazione delle migliori capacità di approfondimento e di innovazione, nel campo della valutazione economico-finanziaria dei progetti, espresse dagli studenti o dai laureati dei Corsi di Laurea della Facoltà di Ingegneria che abbiano frequentato un corso di Valutazione Economica dei Progetti. In questo modo pensiamo di contribuire in maniera innovativa ad implementare i rapporti tra il mondo universitario, la realtà imprenditoriale e la sfera istituzionale, nell’ottica di formare expertise utili al rilancio economico dei territori locali».

Alla cerimonia di consegna dei premi hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi, Federica Di Piazza dell’Unità Tecnica Finanza di Progetto del CIPE, i professori Gianluigi De Mare e Antonio Nesticò dell’Area Estimo e Valutazioni della Facoltà di Ingegneria, Franco Giacobino, Project Manager di Giaguaro S.p.A., Camillo Catarozzo vicepresidente CRA-BCC Battipaglia e Montecorvino Rovella.

Il dibattito che ha accompagnato la consegna dei riconoscimenti, è stato centrato prevalentemente sulle opportunità offerte alle pubbliche amministrazioni dal partenariato pubblico-privato, e segnatamente sul project financing. Federica Di Piazza ha evidenziato in particolare l’attività di accompagnamento e supporto garantita dall’UTIF alle pubbliche amministrazioni, rimarcando però i forti ritardi che ancora si registrano in Italia rispetto ad altre realtà – come Regno Unito e Turchia – in cui le varie forme di partnership rappresentano la fonte primaria di finanziamento anche per la realizzazione anche di scuole, ospedali e asili nido.

IL PRESIDENTE DI ANCE SALERNO ANTONIO LOMBARDI: «MENO BUROCRAZIA E PIÙ CREDITO»

«La situazione del comparto dell’edilizia – ha sottolineato il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – è sempre contrassegnata da una grave crisi degli investimenti. La strada più concreta per provare ad uscire da una recessione senza precedenti resta quella del partenariato pubblico privato a patto, però, che si intervenga sullo snellimento e sulla velocizzazione delle procedure burocratico-amministrative e, nello stesso tempo, si ricreino condizioni meno restrittive dal punto di vista dell’erogazione del credito. La lentezza degli iter autorizzativi – ha aggiunto – resta un grave problema che, soprattutto in questa fase negativa del ciclo economico, finisce con il penalizzare fortemente l’attivazione di nuovi investimenti».

«Va, inoltre, richiamata l’attenzione – ha concluso il presidente Lombardi – sul persistere, con particolare riferimento alla filiera dell’edilizia, di un clima restrittivo nelle politiche di erogazione del credito, a dispetto di quanto si afferma, soprattutto nell’ambito degli interventi di ristrutturazione del debito delle piccole imprese».