Approvato emendamento del M5S sul car pooling

“Il car pooling,un sistema di trasporto che permette a due o più cittadini di dare o ricevere un passaggio in auto condividendo le spese di viaggio, grazie al Movimento 5 Stelle entrerà presto nel codice della strada e nel lessico legislativo”. Lo dichiara il deputato M5S Michele Dell’Orco, primo firmatario dell’emendamento approvato in Aula alla legge delega di riforma del Codice della strada che prevede l’introduzione di una definizione normativa di car pooling, inteso come “servizio di trasporto, non remunerato, basato sull’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che debbano percorrere uno stesso itinerario, o parte di esso, messe in contatto tramite servizi dedicati forniti da intermediari pubblici o privati, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici”.

 “Il Movimento 5stelle -spiega Dell’Orco- ritiene fondamentale prevedere forme di incentivazione delle pratiche di mobilità sostenibile, nate spontaneamente tra la gente e che hanno già dimostrato la propria validità”. Aggiunge il deputato: “Un sistema di trasporto nato dalla sharing economy e che invita a limitare l’uso individuale dei veicoli privati merita di essere maggiormente diffuso e l’introduzione di una precisa definizione normativa sicuramente potrà ampliarne la conoscenza e l’uso da parte di tutti i cittadini, con grande beneficio per le tasche degli utenti ma soprattutto per l’ambiente e la circolazione stradale. Il Movimento 5 stelle lavora da tempo per questo obiettivo e anche nel collegato ambientale abbiamo tenuto ad evidenziare che è necessario accompagnare lo stanziamento di 35 milioni di euro previsti con una definizione e una minima regolamentazione di questo sistema di trasporto”.

 “Sul tema–aggiunge ancora Dell’Orco- abbiamo presentato anche un progetto di legge perché riteniamo che interventi normativi volti a favorire il car pooling possano  anche contribuire a distinguere tra la vera e sana pratica di condivisione di un mezzo di trasporto tra due privati e l’esercizio abusivo dellaprofessione di tassista o ncc. L’utilizzo di strumenti tecnologici per diffondere tali pratiche – conclude il pentastellato- può essere una grande risorsa se messo al servizio della libera mobilità dei cittadini e non per favorire pratiche di abusivismo”.