Roma, le città chiedono più centralità e più risorse

marino sindaci europeiLe città, vicine alla vita quotidiana e ai bisogni dei cittadini, alle sfide e alle speranze delle persone in un futuro migliore, devono vedersi riconosciuta una nuova centralità nelle politiche europee. E i temi su cui si misurerà la sfida dell’Unione dei prossimi anni sono chiari ai sindaci europei e ai loro delegati, venuti a Roma per partecipare alla giornata di lavori Developing an Eu urban agenda, tenutasi ieri in Campidoglio.

Al termine della prima sessione, quella mattutina, il sindaco di Roma Ignazio Marino ha sintetizzato ai colleghi i punti emersi nel corso della discussione, “a cominciare dalla necessità di maggiori risorse per lo sviluppo delle politiche urbane, da parte dell’Europa, per continuare con il miglioramento della governance sia comunitaria che tra nazioni e singole città”. Un altro aspetto cruciale, sottolineato dai sindaci e ripreso da Marino, è quello della “cooperazione, che permetta un’alleanza forte, come ha sottolineato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo”.

Le tematiche ambientali, e le politiche per attuarle, così come le azioni per contrastare i cambiamenti climatici, hanno riguardato tutti gli interventi. “Con particolare riferimento”, ha ricordato Marino, “alla mobilità per l’abbattimento dell’inquinamento e all’innovazione. Per tutti, in tal senso, sono indispensabili la condivisione e lo scambio di buone pratiche, oltre alla creazione di indicatori uniformi e leggibili che permettano una corretta interpretazione del processo di sviluppo delle politiche urbane”.

Tra tanti temi anche qualche richiesta, come quella del Comitato delle Regioni affinché la Commissione europea pubblichi un libro bianco sull’Agenda Urbana integrata. O la volontà di costituire un consiglio urbano politico, nell’ambito della strategia Europa 2020, per un dialogo diretto tra amministrazioni cittadine; anche istituendo un segretariato che tenga i rapporti con le città e le reti di città.

Tra i temi al centro della discussione anche quello dell’inclusione sociale. “Le nostre sono città mondo, o città mosaico”, ha ricordato il sindaco di Roma, “con tante religioni, culture ed etnie. Noi abbiamo il dovere di promuovere l’inclusione e l’integrazione. Credo che la formazione, e quindi la scuola prima di tutto, rappresentino lo snodo attraverso cui permettere alle nostre comunità di diventare coese”.

Infine una proposta: un incontro con il presidente Jean-Claude Junker, per affrontare i temi dello sviluppo urbano e della rappresentanza delle città capitali in ambito Ue.

A conclusione della sessione a porte chiuse il sindaco Marino, a nome di tutti i suoi colleghi, ha ringraziato il Commissario Johannes Hahn “per il lavoro svolto finora e lo sguardo attento alle politiche urbane, augurandogli i futuri migliori successi per il nuovo prestigioso incarico europeo”.

Tra ciò che è emerso nella sessione pomeridiana spicca la volontà di proseguire il cammino intrapreso: Vienna si è candidata a ospitare un nuovo meeting dei primi cittadini d’Europa nel 2015, altrettanto ha fatto Amsterdam per il 2016. Come ha sottolineato il sindaco Marino, prima di passare la parola al ministro Maria Carmela Lanzetta per le conclusioni, è chiara “la volontà di tutti di andare avanti sui temi cruciali per le città d’Europa: ambiente, mobilità urbana, coesione e inclusione sociale”.