Bari, l’assessore Romito visita alcuni istituti della città

Non una semplice visita di cortesia, ma la volontà di guardare con gli occhi degli studenti i reali problemi dei loro istituti scolastici. Per questo motivo l’assessore provinciale alle Politiche Giovanili e Pubblica Istruzione, Fabio Romito, questa mattina ha voluto visitare alcune scuole di Bari (nei prossimi giorni sono già programmate visite in altri istituti della provincia) iniziando proprio da quelle che più di altre avevano rappresentato particolari emergenze. L’assessore ha incontrato i direttori didattici, operatori della scuola e studenti. A loro ha assicurato tutto l’impegno della Provincia di Bari perché i loro problemi (da quelli della mancanza dei banchi a quelli strutturali degli edifici) siano all’attenzione costante anche del Governo nazionale e regionale, così come sabato scorso, in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, ha fatto il presidente Francesco Schittulli rivolgendo un appello direttamente al premier Matteo Renzi. Lo stato finanziario dell’ente provincia, destinato a scomparire fra poco più di tre mesi, non è in grado di sopperire a tutte le esigenze pena lo sforamento del Patto di Stabilità. Ma nonostante questa situazione è stato garantito non solo il servizio trasporto per gli studenti disabili che la fornitura di banchi in quegli istituti di nuova apertura o ampliamento. Romito, con i suoi 26 anni, è il più giovane assessore provinciale d’Italia. Oggi quando si è rivolto agli studenti, specie quelli delle ultime classi, è stato come se si rivolgesse a suoi coetanei. A loro ha non solo augurato un buon inizio di anno scolastico, ma “la capacità di cogliere tutte  le opportunità che la scuola, nonostante le sue carenze e problemi, offre. Io l’ho fatto – ha detto – mi sono diplomato e laureato qui a Bari, in questo tanto vituperato Sud, e qui intendo rimanere, perché noi nuova generazione barese abbiamo tutte le carte in regola per riprenderci il Futuro senza aspettare che ce lo consegnino i nostri padri. Noi ce la faremo, ma solo se saremo capaci di credere che il mondo si può migliorare se noi saremo uomini migliori. Per diventarlo abbiamo solo una strada da percorrere: avere sempre sete di sapere”.