Flai Cgil Basilicata su iniziativa Sindacato di strada

Partirà domani, 19 agosto 2014, e si chiuderà nella prima settimana di ottobre, l’iniziativa della Flai Cgil Basilicata denominata Sindacato di strada. Lo rende noto la Flai Cgil. Con l’iniziativa – continua la nota – il sindacato dei lavoratori dell’agroindustria cerca di dare il suo contributo al tema dell’utilizzo della forza lavoro extracomunitaria nei campi di raccolta del pomodoro dell’area Vulture Melfese, anche vista della prossima riapertura, da parte della Regione Basilicata, dei campi di accoglienza di Venosa, Palazzo San Gervasio, lavello e Montemilone. L’iniziativa- continua la Flai Cgil – si muove in parallelo alle attività pianificate dalla task force guidata da Pietro Simonetti, per la Regione Basilicata, per favorire il lavoro regolare e garantire il trasporto gratuito da e verso i campi di accoglienza in strutture presso i comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio – Montemilone e Lavello. I lavoratori interessati, oltre ad usare il punto mobile informativo, collegato ai terminali per l’iscrizione alle liste di prenotazione al lavoro (liste da cui gli imprenditori agricoli potranno attingere per selezionare personale da dedicare alla raccolta del pomodoro), potranno inviare una mail a [email protected], chiedere aiuto agli addetti nelle strutture di accoglienza di Palazzo San Gervasio – Montemilone, Venosa e Lavello, o andare direttamente presso le sedi dei Comuni di Palazzo San Gervasio, Montemilone, Venosa e Lavello, o telefonare all’800.29.20.20. “La finalità del progetto – afferma il segretario generale Flai Cgil Potenza, Vincenzo Esposito – è offrire assistenza legale e il disbrigo di pratiche relative a permesso di soggiorno e a quella di richiesta di asilo politico, fornire un primo approccio su tutti i problemi legati ai rapporti di lavoro dal punto di vista contrattuale, giuridico ed amministrativo, formare una banca dati di tutti i lavoratori immigrati contattati, per utilizzarla come strumento di conoscenza e di contatto dalle nostre strutture della Flai delle Regioni dove gli stessi migrano per le campagne di raccolte di altre colture in altri periodi dell’anno”.