Campobello di Licata, confiscati beni riconducibili al boss Giuseppe Falsone

La Dia di Agrigento ha sequestrato e confiscato beni per oltre 6 milioni e mezzo. I provvedimenti, tre di sequestro e uno di confisca, sono stati emessi dal tribunale di Agrigento e le indagini sono coordinate dalla Procura di Palermo.

I provvedimenti hanno colpito i beni riconducibili al boss Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata, in carcere e ritenuto il capo di Cosa Notra ad Agrigento.

Tra i beni confiscati, un’azienda di coltivazione di cereali e di allevamento, 13 fabbricati e quote societarie.