Se l’istanza avanzata da parte dell’avvocato Franco per una sentenza di convalida della delibera, prima della fine di agosto, risponde a verità, ciò vuol dire che l’atto di fusione tra la BCC di San Calogero e la consorella di Maierato (che praticamente invertirà la rotta dell’allora banca rurale e artigiana fondata nel 1977 da 118 soci), non potrà più essere realizzato con i criteri e le modalità che sono state adottate da parte del Consiglio di amministrazione. Da un agone assembleare si è passati a quello legale con tutte le conseguenze che ne possono derivare, non soltanto sul piano giudiziario, ma in particolare nel rapporto di fiducia tra una parte dei soci e Consiglio di Amministrazione, il cui esito è difficile da prevedere, in quanto, come è avvenuto anche nell’ultima udienza, le distanze tra le parti sembrano incolmabili. Infatti, la proposta di conciliazione prospettata dall’avvocato Aldo Assisi, in accordo con il comitato che difende (117 soci), con l’indizione di una nuova assemblea in cui la volontà dei soci possa esprimersi libera da alcun condizionamento e in modo chiaro e nelle forme democratiche, come prevedono le norme statutarie, è stata respinta dalla controparte. Come ha lasciato intendere lo stesso avvocato Assisi, si tratterebbe di una posizione rigida e ostinata quella tenuta da parte del Consiglio di amministrazione e della sua difesa, su una delibera che non dà conto di una maggioranza chiara e certa, proprio per il modo con cui si è proceduto nella convalida dell’assemblea del 22 giugno (sotto accusa non solo le modalità di votazione ma anche la gestione dell’assemblea da parte della Presidenza), e non si capirebbe il motivo per cui non si vuole indire un’altra assemblea. A quel punto, l’avvocato Assisi, in accordo con il comitato, ha chiesto il rinvio. Nonostante la ferma opposizione dell’avvocato Franco, adducendo l’urgenza di una immediata risoluzione della questione, la richiesta di rinvio è stata accolta, riconoscendo di fatto il diritto alla difesa di poter acquisire ed esaminare gli atti. Il giudice ha stabilito il termine per presentare ulteriori note di difesa dalle parti entro il 5 settembre, mentre per il 15 eventuali contro repliche. E con molta probabilità il 25 settembre si saprà l’esito definitivo, a meno che non ci saranno clamorosi sviluppi nel frattempo. Per quanto riguarda invece la questione della querela che potrà avere delle ricadute di carattere penale, il comitato difeso dall’avvocato Assisi non ha ritenuto procedere alla citazione in giudizio delle parti, perché allo stato non è necessaria, in quanto già il presidente del tribunale (il dott. Antonella Rizzo con il citato decreto del 23 luglio) ha valutato la fondatezza del ricorso concedendo immediatamente la sospensione per decreto e ritenendo quindi sufficiente i motivi civilisti nell’atto di citazione.
Ha una dotazione di 17 milioni di euro l’intervento per la ristrutturazione e la riconversione…
L'impegno solidale di Salvatore Passè, noto consulente finanziario, continua a risplendere come una fonte di…
È drammatico il bilancio dell'incidente stradale avvenuto oggi in Lombardia: un morto e tre feriti…
L'ennesima vittima sul lavoro. Vincenzo Valente, 46 anni, è morto nella notte a Brindisi mentre…
Dramma familiare a Palermo teatro di un omicidio-suicidio. È successo in centro storico. Una coppia…
Castellaneta. Il 6 maggio 1895 nasceva a Castellaneta (TA) Rodolfo Pier Filiberto Raffaello Guglielmi, in…