Collegamenti Sata Melfi, la Provincia di Matera risponde a Berlinguer

“Gravissima, oltre che falsa, l’accusa di inerzia lanciata dall’assessore Berlinguer che in un comunicato su Basilicatanet vanta la celerità di un suo intervento “pensato” per risolvere i problemi degli operai della Sata Melfi”. Lo dichiara in una nota l’amministrazione provinciale di Matera guidata da Franco Stella, in riferimento ai servizi di trasporto dei lavoratori della Sata di Melfi nel mese di agosto. “Le dichiarazioni dell’assessore Berlinguer offendono la dignità e l’impegno di un esecutivo politico che, gratuitamente, continua a profondere sforzi titanici per far fronte alle esigenze della comunità materana. Vere e proprie accuse – commenta la giunta provinciale di Matera – che rispediamo a un mittente che ha palesato ancora una volta evidenti incapacità in questo come in altri settori di sua competenza. Molto probabilmente l’assessore Berlinguer, oltre a ignorare la realtà che dovrebbe amministrare, non conosce gli argomenti che tratta. Forse non è stato informato di come in tutti questi anni sia sempre stata questa Provincia a farsi carico di problemi rivenienti da un’attività che esplica su delega regionale e, nonostante le innumerevoli lettere di richiesta sostegno alla Regione, molte delle quali rimaste senza risposte, la stessa abbia sempre provveduto con fondi propri a supplire ai silenzi e alle gravi mancanze dell’ente regione. Eppure si sa che le deleghe non si possono attuare senza fondi. Tutto il problema dei trasporti che riguarda il Materano sono in stand by da mesi per colpa dell’incompetenza dell’assessore.” “Questa, come altre situazioni, – prosegue la giunta di via Ridola – avrebbero richiesto ben altre modalità, certamente più sobrie o quantomeno consone al ruolo che interpreta un rappresentante delle istituzioni. Al dialogo con i referenti di una istituzione che agisce per conto della Regione, e che quindi presuppongono conoscenza e rispetto, l’assessore ha preferito l’ignoranza e l’arroganza. Avremmo desiderato anche noi avere di fronte interlocutori diversi, capaci di confrontarsi e risolvere problemi nell’interesse esclusivo del territorio. Invece, ancora una volta, ci viene dimostrato che nulla è cambiato, che la Regione è sempre la Regione e che la provincia di Matera è sempre quella sacrificabile”.