Comune di San Severino lucano su Giornata della legalità

Una vera e propria “Giornata della legalità” si è tenuta ieri a San Severino Lucano. A definirla così l’assessore comunale Nicola Gallicchio. E’ quanto si legge in una nota del Comune. Protagonisti d’eccezione sono stati il referente del coordinamento di Libera di Monza Brianza Valerio d’Ippolito e l’amico Valentino Marchiori, che stanno percorrendo l’Italia a piedi per ricordare Lea Garofalo, la donna che sfidò la mafia. Tanto l’assessore quanto il sindaco Franco Fiore hanno sottolineato, nel corso dell’incontro l’importanza di queste iniziative, “da noi non ci sono cosche, ha detto il primo cittadino, ma si comincia a sentir parlare di droga, di gioco d’azzardo, di esercizio abusivo del credito. È importante sensibilizzare su queste questioni”, “è importante, ha ribadito Gallicchio; riflettere sui nostri comportamenti”. I due “pellegrini”, hanno parlato, prima del coraggio di Lea, quella donna, giovane mamma, calabrese (Pagliarelle frazione di Petilia Policastro – Crotone). che ebbe il coraggio di farsi testimone di giustizia e di denunciare il compagno Carlo Cosco e i suoi fratelli, narcotrafficanti a Milano, fu rapita e fatta bruciare dal marito nel novembre del 2009 a San Fruttuoso, vicino Monza, poi hanno risposto alle domande del pubblico. Il loro hanno detto vuol essere un messaggio di responsabilità legato al desiderio di rifare il terreno della legalità a partire dalle cose quotidiane, non c’è un Nord sano e un sud malato la mafia c’è in Calabria come a Milano, nessuno è esente da una testimonianza di responsabilità. In che modo l’amministrazione può tutelare il proprio territorio dalle “mafie”? Facendo prevenzione, hanno detto, attraverso un rapporto costante con i cittadini, legalità, trasparenza, educazione alla legalità nelle scuole e nelle associazioni, lavorando in sinergia con le altre istituzioni, compresa la Procura. “Gli amministratori – è emerso – non sono giudici ma presidio del territorio”.