Modena, imposta di soggiorno più semplice calcolarla

L’imposta di soggiorno a Modena si paga, ma il Comune ha semplificato la procedura fornendo gratuitamente alle strutture ricettive il software per la determinazione dell’imposta e la presentazione della dichiarazione per via telematica.

Giovedì 26 giugno, al Memo di viale Barozzi 172, la ditta che ha realizzato il software e i tecnici informatici del Comune mostreranno ad albergatori e operatori del settore come si utilizza il sistema gestionale che consente di calcolare in modo facile e veloce l’imposta, oltre che di inviare la dichiarazione per via telematica al Servizio Tributi.

“Il messaggio – afferma Ludovica Carla Ferrari, assessora a Bilancio, Finanze, Tributi e Smart city – è semplice e inequivocabile: adeguando il nostro Comune a un trend ormai in uso da anni nelle città italiane, abbiamo introdotto un imposta di modesta entità i cui proventi saranno utilizzati per finanziare interventi a sostegno del turismo. L’abbiamo graduata introducendo esenzioni che tengono conto di una molteplicità di situazioni, ma non abbiamo intenzione di lasciare soli gli operatori. Il software – aggiunge l’assessora Ferrari – è un esempio di come l’Amministrazione intende andare incontro ai cittadini con un approccio ‘smart’, semplificando loro la vita, nel caso specifico rendendo più facile e veloce la procedura e riducendo le possibilità di sbagliare nel calcolare le tariffe. Inoltre, il Comune ha predisposto note informative in diverse lingue (per ora inglese, francese, spagnolo, tedesco) che presto saranno tradotte anche in cinese, russo, portoghese, giapponese e arabo”.

Le tariffe sono progressive, da 0,50 a 4 euro al giorno per gli alberghi in base alle stelle, ed è previsto un tariffario anche per campeggi, agriturismi, appartamenti e bed and breakfast. Dopo una sospensione per i primi sei mesi del 2013, l’imposta è stata applicata dal luglio dello scorso anno e, oltre alle esenzioni già previste (minori fino ai 12 anni, chi assiste degenti o portatori di handicap non autosufficienti ricoverati in strutture sanitarie del territorio comunali, chi soggiorna in città per seguire terapie riabilitative o per prestare servizio volontario per eventi di emergenza) ne sono state introdotte ulteriori (per motivi di lavoro in qualità di collaboratore o dipendente della struttura ricettiva e di formazione-lavoro per tirocinio o stage di scuole alberghiere).

Per il 2014 il Comune prevede di incassare dall’imposta di soggiorno complessivamente 300 mila euro.