Magna, Magna

PAOLO BORSELLINO

Un tempo non molto lontano, il meridione tutto era considerato lo stomaco marcio di un’Italia rampante; e molti moralisti del nord dai salotti buoni e nei salotti, si scagliavano e discutevano con un bla,bla,bla infernale su come e come risanare questa parte meridionale corrotta e in mano alla delinquenza di origine controllata, vale a dire : D.O.C. per l’appunto delinquenza d’origine controllata.

I fatti o meglio gli accadimenti ultimi e penultimi hanno dimostrato invece che rubare, fottere, accaparrarsi denaro altrui non è solamente una questione nettamente del sud Italia, ma è un fenomeno generalizzato in tutto questo grande crogiolo di Comuni diversi geograficamente definito Italia.

Mi ero ripromesso di non tornare più a scrivere di politica e per mia purificazione interiore mi ero inventato 100 pagine in una, cioè dei mini racconti contenuti in una pagina in cui non c’è una trama ne un nome dato ai personaggi perché a questo avrebbero provveduto personalmente i lettori che in verità sono moltissimi, oserei dire planetaria ( mi fa paura).

Ma le ultime pentole scoperchiate, milanese e veneziana, hanno messo in evidenza che la famosa “ mazzetta” oltre a non essere mai smesso di esistere è divenuta nel frattempo prassi comune da nord a sud, ma anche su un semplice scavo per fare un marciapiede in un Comune qualunque; e che le mele marce o il marciume non era cosa nettamente e solamente vergognosamente Campana, o Calabrese, Siciliana, ma è un sistema italico così generalizzato così sacrale e decisionale che a levarlo è cosa assai difficile a meno che si ricorra alla pena capitale dei corrotti oppure il Presidente del Consiglio non metta in pratica ciò che la storia c’insegna, fare alla stessa maniera del buon Caligola che risanò le casse in pochissimo tempo.

Certo è che colui che guida questa “ bianchina scassata” ogni volta che va ad aprire una scatola viene investito dal fetore della massa marrone ivi contenuta! E allora si corre al riparo con emendamenti, leggi, leggine, provvedimenti, tutte cose che non servono a un cazzo di niente se una volta accertato che è stato commesso un gravissimo danno alla collettività italiana, colui o coloro che l’hanno commesso oltre a non rimanere in carcere a vita circolano liberamente, frequentano pure i buoni salotti perché in pochissimo tempo si sono smacchiati la coscienza e conservano pure tutti i privilegi perfino il titolo di eminenza o ministro, o deputato o senatore che siano, ma pare sia logico? Quando un poveraccio che ruba un semplice caffè va a infilarsi in un mare di guai per cui gli verrà sequestrata la casa, chiusa l’impresa e messo alla gogna.. poi magari s’impicca o si gassa da solo. Allora dov’è il senso?

Dov’è questa parità?

Per finire le opere mancano i denari.. porca miseria vuoi vedere che gliela metteranno in culo a pantalone? Ma sarà vero? Sarà Possibile? Si che sarà vero, possibile e certo pure, la carota è già pronta vedrai che troveranno un metodo indolore per ficcartela, magari facendoci prima una bella pennellata di vasellina pura al 100% . E invece perché non farli rimettere a chi si è appropriato ingiustamente e poi magari fucilarli e le loro mogli mandarle a battere per lavorare per lo stato?

Ma no, siamo un paese civile e democratico, queste cose non si fanno, tutti siamo “presunti” e nessuno mai è certo, quindi questo marrone puzzolente teniamocelo e continuiamo pure ad affannarci a rimanere a galla. Vi ricordate di Rino Gaetano con le sue avveniristiche canzoni più attuali di così!

Che c’è da dire oltre? Un cazzo di niente tanto tutta sta gente che ha rubato dopo aver superato il maremoto giudiziario, continuerà a rubare tranquillamente e con più cautela, magari raffinando il metodo, mentre pantalone s’incazza e mormora, appunto mormora e basta.

Non è che andrà a finire che la ndrangheta o la mafia, la camorra faranno causa allo stato per concorrenza sleale?