Renzi boccia lo sciopero in Rai

Caustico il Premier. “Trovo incredibile questa riflessione e polemica che nasce dal sindacato interno”. Matteo Renzi boccia la scelta dello sciopero Rai contro i tagli e liquida la protesta. “Lascia il tempo che trova. Mi spiace solo che se l’avessero annunciato durante le elezioni prendevo il 42,8%”. Il Presidente del Consiglio definisce “umiliante” uno sciopero Rai “quando qui tutte le famiglie, nel Paese reale tirano la cinghia”. “Facciano e poi confrontiamo i numeri e quanto costano sedi regionali”, avverte il presidente del Consiglio. “Io invito a discutere del servizio pubblico, ma se ragionano di costi ci troveranno preparati”.

“Occorre parlare di contenuti del servizio pubblico – ha incalzato Renzi – e dico a chiunque voglia fare carriera nella Rai di non venire da me perché non conto nulla quanto a carriera. Se si vuole parlare di costi, come fa il sindacato in una assurda polemica, allora siamo pronti a farlo, siamo preparati. Tutti tagliano i costi non vedo perché la Rai non debba farlo. L’operazione più semplice è quella di vendere Rai Way”.

Matteo Renzi, chiarisce che “nessuno di noi ha chiesto tagli a programmi e contenuti Rai, ma se il sistema Paese contribuisce a riorganizzare lo Stato allora diamo alla Rai due possibilità: riorganizzare le sedi regionali o vendere Raiway che non è decisiva ai fini del suo funzionamento”.