Guidonia, catturato il maniaco seriale Stefano Frailis

L’uomo a metà aprile, sulla via Tiburtina, aveva sequestrato una prostituta di 21 anni seviziandola per due giorni con un bastone dopo averla legata a una branda con il filo di ferro. Sono stati gli agenti del commissariato di Tivoli, diretti da Maria Chiaramonte con l’aiuto del reparto volanti, a risolvere il caso in tempi brevi. Il maniaco si chiama Stefano Frailis, 43 anni, muratore, separato e padre di una figlia piccola, con precedenti specifici.

Frailis era stato in carcere dal 2006 al 2013 per avere sequestrato e seviziato una prostituta minorenne con le identiche modalità riservate all’ultima vittima. Ad incastrarlo un’indagine vecchia maniera di controllo del territorio. La lucciola romena di 21 anni, ma dal fisico minuto che la fa sembrare una minorenne, fu sequestrata la notte del 13 aprile sulla Tiburtina all’altezza di Settecamini. Il maniaco si finse un cliente a bordo di un furgone bianco. Quando la ragazza salì sul mezzo fu picchiata, incappucciata e minacciata con un coltello da cucina. Il maniaco la portò nella sua abitazione ad Artena, cittadina dei Castelli, dove la sottopose a ogni tipo di violenza. La notte del 15 aprile la abbandonò sanguinante sempre sulla Tiburtina, dopo averla rapinata dei soldi. La giovane fu ricoverata all’ospedale di Tivoli per profonde lesioni al basso ventre. “Non so perchè quell’uomo non mi abbia uccisa – ha raccontato la ragazza alla polizia -. E’ un mostro. Mi ha legata ad una branda bloccandomi il bacino, le mani e le caviglie con un filo di ferro. E poi mi ha seviziata con un bastone per due giorni”. Lo spunto per l’indagine è stato l’identikit del mostro e il tipo di furgone. La polizia ricercava un uomo di mezza età dai capelli lunghi e con gli occhiali. La svolta dell’inchiesta si è avuta quando il maniaco è tornato a colpire. Una settimana fa ha cercato di adescare un’altra prostituta sempre al Tiburtino. Ma la ragazza ha riconosciuto l’uomo molto somigliante all’identikit, peraltro a bordo di un furgone bianco, quindi ha chiamato il 113. Sono arrivati gli equipaggi del reparto Volanti, comandato da Eugenio Ferraro. I poliziotti hanno sequestrato il furgone ma non hanno insospettito l’uomo che era già al centro dell’indagine. La prostituta seviziata ha riconosciuto il mezzo sequestrato e anche alcuni oggetti all’interno così come la casa del maniaco ad Artena, dove era stata segregata. Ad incastrare Stefano Frailis anche due cicatrici riconosciute dalla donna. L’uomo è finito in carcere con le accuse di sequestro di persona, rapina, lesioni gravissime e violenza carnale.