L’Europa League è del Parma, Milan fuori dopo 16 anni, Toro a pezzi

La squadra di Roberto Donadoni batte 2-0 il Livorno e nell’ultima giornata di campionato sorpassa il Torino, fermato 2-2 a Firenze, conquistando la sesta posizione in classifica e così l’accesso in Europa League. Primo tempo senza emozioni di rilievo, poi nella ripresa Donadoni lancia nella mischia Amauri che piazza la doppietta che vale il successo per il Parma.

Dramma Cerci. Il Toro manca preliminari di Europa League ci va il Parma. Non basta pareggiare 2-2 a Firenze agli uomini di Ventura per tornare in Europa dopo vent’anni dalla partecipazione all’allora Coppa delle Coppe. Partita spettacolare e pari giusto, in una girandola incredibile di emozioni. Con la beffa finale del rigore sbagliato dal numero 11 granata nel recupero.

Vittoria inutile per il Milan che batte 2-1 il Sassuolo ma chiude ottavo. Dopo 16 anni resta fuori dall’Europa. La rete di Muntari dopo appena 2 minuti ha messo in discesa il match dei rossoneri che hanno raddoppiato grazie a una punizione di De Jong deviata dalla barriera. Nella ripresa l’illusione della qualificazione dura appena 5 minuti: il rigore di Rossi che porta in vantaggio la Fiorentina consentirebbe al Milan il doppio sorpasso su Torino e Parma, ma poco dopo Amauri sblocca il risultato con il Livorno e riporta sulla terra i rossoneri. Che intanto chiudono in nove per le espulsioni di Mexes e De Sciglio, mentre il Sassuolo accorcia le distanze con un rigore di Zaza.

Napoli a valanga sul Verona. 20° gol stagionale di Callejon, servito in profondità da Mertens. Forte e preciso il tiro dello spagnolo che infila Nicolas, titolare dopo 37 presenze di Rafael. Realizzato così il 100esimo gol quest’anno, il Napoli gioca con grande disinvoltura e raddoppia al 13’ con Zapata, che lascia partire dal limite un sinistro irresistibile. Il Verona ci prova con Toni al 17’ e con Marquinho al 19’, ma Doblas para le due conclusioni. Al 25’ è ancora Zapata a divertire i bambini napoletani, con un colpo di testa vincente su perfetto cross di Callejon. E’ il settimo sigillo del colombiano in questa stagione. Al 34’ Toni segna sottoporta, ma Pairetto annulla per fuorigioco. Per poco Mertens non segna, poi, al 38’: a Nicolas sfugge di mano il tiro del belga, ma sulla linea salva Marques.

Nella ripresa Benitez inserisce Radosevic al posto di Callejon, mentre il Verona passa al 4-4-1-1 con Sala terzino destro e Iturbe più accentrato dietro a Toni. Al 14’ entra in campo pure Zuniga, reduce dalla brutta disavventura di sabato. Due minuti più tardi il Napoli cala il poker. Un retropassaggio al portiere dell’appena entrato Albertazzi viene intercettato da Mertens, il quale scarta pure Nicolas prima di deporre il pallone in rete. In una serata di talenti e colpi di classe, non può mancare nemmeno l’acuto di Iturbe, che al 20’ segna su calcio di punizione. Il Napoli insiste con Insigne e lo stesso Zuniga, poi risale in cattedra Mertens. Al 32’ il suo tracciante dai 20 metri sul palo più lontano entusiasma i bimbi in tribuna. Con gli ultimi 3 punti in palio conquistati, il tecnico Benitez eguaglia pure il record di punti di Mazzarri della scorsa stagione (78). Una festa nella festa con 104 gol stagionali.