Roberta Di Mario una musicista di successo. Sarà Open Act ai concerti di Roby Facchinetti e Sagi Rei

Da poco più di un mese è uscito l’album “Lo stato delle cose” della promettente e talentuosa artista. Ecco come lo descrive. “E’ un progetto maturo che ha tanto di me, finalmente completa nelle mie due anime , quella cantautorale e quella pianistica.  Una doppia rinascita che ho voluto celebrare proprio nel giorno del mio compleanno, appunto il 28 marzo. Tutta la mia verità, la mia sensibilità, il mio suono violento e dolcissimo sono dentro a questo disco, questo doppio album che unisce il cd “Songs” ed il cd “Walk on the piano side”. La produzione è del Maestro Pietro Cantarelli (prod. Ivano Fossati). Felice incontro ed ottimo lavoro di squadra che ha fatto emergere la versione migliore di me”.

Roberta di Mario 1

Abbiamo incontrato Roberta Di Mario la quale ci ha raccontato come è nata la sua passione per il pianoforte. “E’ arrivata, naturalmente, quando ero piccolissima. I miei genitori, fortunatamente, sono stati attenti alle mie attitudini musicali,  che  già dai primi anni di vita si sono mostrate. Così a 5 anni, ancora prima di andare a scuola, iniziai a leggere le note. Il pentagramma è stato il mio alfabeto. Poi una bellissima avventura, una storia d’amore con i tasti bianchi e neri, che resta viva a preziosa.

Roberta di Mario

La Di Mario farà da Open Act ai concerti di Roby Facchinetti e Sagi Rei, una collaborazione prestigiosa. “Il mio management ha desiderato fortemente un nostro incontro e dopo un ascolto attento ed apprezzato del mio album hanno deciso di portarmi in giro, nei teatri, insomma in tour con loro. Da entrambi c’è da imparare – ammette l’artista – ma soprattutto il privilegio di aprire i loro concerti e far innamorare il loro pubblico. Gran bella responsabilità!”.

Ha tanti progetti Roberta De Mario. “Vivere sempre più di musica, sempre più a grandi livelli. Ed intraprendere anche la strada delle colonne sonore. Amo scrivere musica che rimanda ad immagini ed essere in quella metà di arte che dà valore al cinema”. In bocca al lupo.

 

Per l’intervista si ringrazia la collega Clarissa D’Avena.