Piano paesaggistico, pieno apprezzamento dal Consiglio Superiore per i beni culturali

Pieno apprezzamento e sostegno, con l’auspicio che presto si arrivi all’adozione definitiva del Piano paesaggistico regionale. È questo il giudizio lusinghiero registrato ieri a Roma dall’assessore all’urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio della Regione Toscana, ascoltata dal Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici alla presenza del ministro per i beni culturali e del turismo.

Il Consiglio, a cui è stato affidato dal governo un ruolo di valutazione sulle scelte strategiche dei prossimi mesi, ha espresso pieno apprezzamento e sostegno alla Regione Toscana per l’opera fin qui intrapresa per la realizzazione del Piano paesaggistico in collaborazione con la direzione regionale e le soprintendenze locali del MiBACT.

Ascoltato l’assessore che ha illustrato nei dettagli il Piano, il Consiglio superiore ha auspicato a breve l’adozione definitiva in grado di rendere operativi gli strumenti per la tutela del territorio. I Piani paesaggistici di cui alcune regioni italiane si stanno dotando in collaborazione con il MiBACT, prime fra tutte la Puglia e la Toscana, sono strumenti di governo fondamentali per l’Italia e il suo futuro, come sottolineato in modo corale nella seduta del Consiglio superiore dei beni culturali. Del Piano paesaggistico della Regione Toscana, attualmente all’attenzione del Consiglio regionale, sono stati colti favorevolmente alcuni degli aspetti innovativi introdotti in grado di toccare i punti chiave della pianificazione urbanistica e del paesaggio.

In Toscana gli obiettivi di riforma delle nuove politiche di governo del territorio, frutto di un denso e costruttivo dibattito in grado di arricchire le proposte della giunta regionale, sono quelli di dare regole più chiare e più certe che garantiscano unitarietà al ruolo regionale di governo del territorio, in una collaborazione chiara con le amministrazioni locali nel rispetto della loro autonomia. Il Piano paesaggistico offre una conoscenza e una lettura approfondita delle caratteristiche del territorio, utile a tutti i soggetti per pianificare e progettare al meglio gli interventi di trasformazione. Scopo dichiarato della riforma nel suo complesso è quello di cercare di indirizzare la ripresa economica il più possibile verso la rigenerazione urbana e l’innovazione edilizia, per offrire così al territorio toscano una prospettiva di sviluppo durevole e sostenibile.