Il ponte tra Asia e Toscana si costruisce sul gusto e l’artigianato

Il Sud est dell’Asia guarda alla Toscana sognando la Toscana del gusto e dell’arte. E la Toscana ricambia intravedendo in quei Paesi, tuttora in crescita, un possibile sbocco commerciale alle proprie eccellenze. Con il Vietnam che ha appena festeggiato l’anno scorso i quaranta anni di amicizia e cooperazione con l’Italia – 120 eventi in tutta la penisola e un mese intero di iniziative nella regione – disposto da subito ad ospitare una sorta di ‘maison’ dell’artigianato e dell’agroalimentare toscano.

Quattro ambasciatori e rappresentanti di Vietnam, Myanmar, Indonesia e Thailandia sono stati ricevuti nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze dal vice presidente della Toscana assieme al direttore di Toscana Promozione: una visita istituzionale, dopo una mattina trascorsa con l’assessore all’agricoltura in alcune aziende vitivinicole ed olearie della provincia di Firenze. La delegazione era guidata dall’ambasciatore Long del Vietnam, presidente di turno del comitato dell’associazione delle nazioni del Sud est asiatico (Asean) di stanza a Roma.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto di scambi commerciali e culturali: un binomio praticamente inscindibile per chi da oltre confine guarda alla Toscana, dal settore della moda a quello dell’agricoltura.

Ma i possibili terreni di incontro non riguardano solo l’economia. I quattro ambasciatori si sono dimostrati interessati a sviluppare relazioni anche con il mondo delle università e a proseguire i rapporti già avviati sul fronte della cooperazione sanitaria, riconoscendo alla Toscana un’indiscussa leadership per quanto attiene il diritto alla salute ma anche su tecnologie e conoscenze. Cooperazione che la Thailandia vorrebbe estendere alla medicina ‘alternativa’ , incuriosita dall’esperienza pubblica del centro di medicina complementare dell’ospedale di Pitigliano in provincia di Grosseto.