Il Festival della parola in Valle d’Aosta rinasce

Il Festival della parola in Valle d’Aosta rinasce e diventa Les Mots. La quinta edizione della rassegna che, per 18 giorni animerà la piazza Chanoux di Aosta con la sua grande libreria e con i 117 incontri previsti al suo interno, debutterà giovedì 17 aprile. Il sipario si alzerà con lo scrittore Antonio Scurati e il suo libro “Il padre infedele”. Poco dopo toccherà al regista e scrittore Giorgio Pressburger con il suo libro “Storia umana e inumana” che, affiancato dal moderatore del Festival Arnaldo Colasanti, guiderà il pubblico alla scoperta del tema di questa edizione: la Rinascita.

Ercole Balliana, Dirigente dell’Assessorato regionale della cultura La rinascita è il tema di quest’anno. Questa è la quinta edizione del Festival della parola in Valle d’Aosta, che vedrà la presenza di moltissimi autori e un ampliamento sia delle attività che dei contenuti del festival, a vantaggio del pubblico, che potrà così frequentare la struttura dalle 9 del mattino alle 23. Il Festival della parola sarà quest’anno anche l’occasione per le celebrazioni della 70esimo anniversario della Resistenza in Valle d’Aosta, quindi il 25 aprile sicuramente è data da non mancare. Ci saranno tantissimi autori, scrittori di fama nazionale e internazionale. Aprirà fra tutti Giorgio Pressburger, il giorno 17.

Tra i volti più noti che sfileranno nella tensostruttura allestita in Piazza Chanoux ci saranno fra gli altri, Antonio Manzini, Andrea Delogu, Candida Livatino, Lucia Rizzi alias Tata Lucia, Corrado Formigli, Mario Giordano, Virginia Bramati, Piergiorgio Odifreddi, Tony Wheeler fondatore delle guide Lonely Planet, Cinzia Leone, Simona Sparaco e Paolo Jannacci. A quest’ultimo è stato affidato il compito di chiudere la rassegna, domenica 4 maggio, con un omaggio al padre, Enzo.

Arnaldo Colasanti Cercare un nuovo lessico, nuove parole significa fare un gesto, se ci pensate bene anche dal punto di vista del metodo molto interessante, molto popolare. Se io arrivo con delle parole, delle idee, delle ideologie o dei valori posso anche rischiare che qualcuno non sia d’accordo con me. In questi 15 giorni si hanno incontri con 117 autori, abbiamo persone molte diverse, grandi giornalisti come Corrado Formigli o altri come Mario Giordano che hanno posizioni diverse, scrittori come Giorgio Pressburger di una generazione più lontana dalla più giovane, quella per esempio di Antonio Scurati o di Simona Sparaco. Abbiamo un personaggio come Odifreddi che ha una posizione molto laica, quasi laicistica e proponiamo persone alle quali, con la presenza delle associazioni, dei giovani e degli artisti, delle biblioteche e delle librerie, dei poeti locali, poniamo delle domande. In questo modo permettiamo al pubblico di essere intrattenuto ma soprattutto di avere un’esperienza, di familiarità di idee, e arriviamo a quello che lei diceva: un lessico per il futuro.

Accanto agli incontri con gli autori, il Festival propone anche quest’anno attività per scuole e per famiglie con bambini, come ad esempio gli attesi incontri con Peppa Pig o i laboratori proposti dal Castello Gamba di Châtillon. Nel pomeriggio sono in programma  gli spettacoli e i film organizzati nell’ambito della Saison Culturelle mentre per l’ora dell’aperitivo i riflettori si accenderanno sugli autori locali abbinati a degustazioni di vini. Tra le novità di quest’anno: Un mot pe dzor, un viaggio nel patrimonio lessicale del francoprovenzale e Les mots dévoilés, letture di autori valdostani del passato. In serata il programma prevede concerti musicali, letture e spettacoli tra i quali Ti dico un libro, quattro serate dedicate alla teatralizzazione di importanti classici della letteratura, seguite da un dibattito di riflessione col pubblico. Infine il piazza Chanoux arriverà anche il gioco intelligente, protagonista di alcune serate, grazie all’Associazione Aosta Iacta Est.