Don Uva, coordinamento infermieri solleva questione personale

La  carenza di personale del  Don Uva  da tempo mette a serio rischio il rispetto dei livelli essenziali di assistenza in tutti i reparti”. A segnalarlo in una nota i coordinatori infermieristici del centro “Don Uva” di Potenza al governatore lucano, all’assessore regionale della Salute e Sicurezza, al direttore generale dell’Asp, al direttore sanitario dell’Asp ed al Commissario Straordinario Casa Divina Provvidenza. “Si  tratta  di un ente che ha ottenuto un accreditamento istituzionale. Un accreditamento  che prevedeva la fornitura di servizi socio-sanitari esclusivi e di altissima qualità riconosciuta. E’ dotato, pertanto, di enormi  e notevoli potenzialità. Le frequenti attenzioni della Magistratura sulla gestione dell’Ente hanno però  evidenziato le scarse capacità manageriali che stanno mettendo in bilico  la sopravvivenza aziendale. Vani sono stati tutti i tentativi fatti -sia verbalmente sia  per iscritto- al fine di  sensibilizzare la dirigenza a non effettuare tagli al personale. Nel contempo i lavoratori, del tutto scoraggiati, stanchi, demotivati e soggetti sempre di più a stress lavorativo, si ammalano sempre più spesso. Gli infortuni sono sempre più frequenti con prognosi prolungate.  Le infermiere e le operatrici in maternità non vengono sostituite.  Il servizio reso, pertanto,  si assottiglia sempre di più, sia per il numero degli addetti nelle turnazioni sia per la “qualità” delle prestazioni erogate. Al fine di colmare queste carenze il personale è costretto, con grande senso di responsabilità e di dedizione verso i pazienti, ad effettuare doppi turni, a rinunciare a riposi ed in molti casi alle ferie. In realtà  non potendo agire diversamente, sale vertiginosamente il monte ore complessivo da recuperare, non sapendo né  come  né quando poterle smaltire. Il tutto porta ad  un  ulteriore aggravio di costi per l’Ente”.