Buti, la strage di Piavola 70 anni dopo l’importanza del ricordo

L’importanza della memoria sulle vicende dell’ultima guerra, la elaborazione delle ferite lasciate dalle stragi nazifasciste e dai campi di concentramento: tutto questo come base per riscoprire e rafforzare le fondamenta della democrazia italiana nonchè il processo di integrazione europea. E’ stato centrato su questo l’intervento dell’assessore regionale alla Cultura, stamani mattina a Buti (Pisa), nel corso di una iniziativa programmata su tre giorni e organizzata da Comune, Provincia, Regione Toscana, Istituto Storico resistenza in Toscana per ricordare il 70mo dalle stragi ai civili.

Si è, in particolare, ricordata la strage di Piavola: fu qui, sopra il centro abitato di Buti, che domenica 23 luglio 1944 diciotto uomini vennero uccisi dai soldati tedeschi: il più giovane aveva 16 anni e il più anziano 62. Nessun partigiano fra loro per una strage, all’apparenza assurda, che per molto tempo ha segnato in modo profondo la vita dell’intera comunità locale: fu solo nel 2006 che il quadro completo su quanto accadde quel giorno venne raccolto in un volume (“Ma la ragione non dette risposta. Piavola 1944. La strage, la memoria, la comunità”). Una strage, quella avvenuta a Buti, che si inserisce nel tremendo ciclo terroristico contro la popolazione civile – inerme e senza difesa ma anche senza alcun potenziale offensivo – programmato dagli ordini del generale Kesserling.

Ben 83, in tutto, i Comuni toscani colpiti – nel 1943/44 – dagli eccidi nazisti e più di 4 mila le vittime, tutte civili: donne, bambini e anziani compresi. Le iniziative per il settantesimo dalla liberazione sono iniziate, in Toscana, nel marzo di quest’anno e andranno avanti fino all’aprile 2015. Un anniversario – ha sottolineato l’assessore regionale – che vuole cogliere a pieno le lezioni della storia in modo da trasmettere, soprattutto ai giovani, il senso di ciò che accadde collegando il Novecento italiano ed europeo al tema, più generale, della lotta ai totalitarismi e all’affermazione della democrazia sui scala globale.

La tre giorni (“Un sentiero”), durante la quale è stato inaugurato anche un cammino che porta dal paese al luogo della strage, si conclude nel pomeriggio (ore 17) di domenica 13 aprile con “Piavola, alba del 23 luglio 1944 …”, spettacolo teatrale con gli alunni delle Secondarie di primo livello di Buti e Bientina.