Stagione di prosa Turi Ferro, Giorgio Albertazzi in scena a Catania

AlbertazziCinque conferenze scritte e mai discusse ed un attore dalle superbe capacità interpretative, che ne farà rivivere una in particolare. Dal 13 al 16 marzo, al Teatro ABC di Catania farà tappa Giorgio Albertazzi; uno dei ‘mostri sacri’ della scena teatrale europea. Il grande attore toscano interpreterà un testo dello scrittore Italo Calvino, le “Lezioni americane”, per la Stagione di Prosa “Turi Ferro”.

Lo spettacolo, proposto in Sicilia dall’Associazione Culturale ABC, coinvolgerà il pubblico nell’universo letterario calviniano, grazie alla sapiente regia di Orlando Forioso. Le “Lezioni americane”, nella lettura scenica di Forioso, rappresenteranno la ‘leggerezza’; la prima conferenza scritta da Calvino (nel 1985) per le Charles Norton Poetry Lectures della Harvard University.

La celebre Università statunitense avrebbe dovuto ospitare lo scrittore, primo italiano a tenere delle conferenze, preceduto dai più importanti autori della letteratura mondiale: Eliot, Stravinsky, Borges e Paz. Purtroppo però, pochi mesi dopo l’invito, Calvino morì e le conferenze (che dovevano essere in tutto sei) rimasero un manoscritto. Alcuni anni dopo la moglie Ester le fece pubblicare con il titolo, appunto, di “Lezioni americane – Sei proposte per il terzo millennio”.

Lo spettacolo teatrale metterà in scena la prima conferenza, la ‘leggerezza’, forse la più riuscita tra tutte le altre (rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità). Dante Alighieri, Franz Kafka, Guido Cavalcanti, William Shakespeare, Lucrezio, Cirano de Bergerac e Giacomo Leopardi saranno citati, in uno spettacolo in cui teatro e poesia s’incrociano e si fondono, dall’inconfondibile voce del maestro di Fiesole. Tutto questo in uno spazio scenico che sembrerà più uno studio che un’aula di un’Università.

“Vorrei recitare il Calvino delle Lezioni – afferma Albertazzi che non sono mai state concepite per il teatro, pensando ad una conferenza sulla ‘Leggerezza’ che via via si trasforma in qualcos’altro. Ho fatto mio il simbolo augurale di Calvino per questo Millennio, l’‘agile salto’ di un poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della stessa leggerezza”.

Sul palco pochi elementi essenziali: dei quadri accatastati, una macchina da scrivere ed una scrivania piena di libri.

Ad accompagnare Giorgio Albertazzi nel suo monologo ci saranno una violoncellista, Anca Pavel ed una studentessa, interpretata da Stefania Masala, che gli porrà delle domande fondamentali per cercare di andare più a fondo ed ordinare i valori della letteratura.

“Sarà uno spettacolo – spiega il regista Orlando Forioso costruito, appunto, con la leggerezza che dovrebbe contraddistinguere tutti i portatori sani di scrittura ed arte in generale. Albertazzi diventerà Calvino e, durante il racconto, la studentessa prenderà in mano una telecamera ed inizierà a riprendere tutto: sul fondale si rifletteranno le immagini delle sue mani e del suo volto, in un ambiente molto minimalista”.

Dopo questo lungo week end, la quarta edizione della Stagione di Prosa “Turi Ferro” si chiuderà ad aprile (dall’11 al 13) con una ‘prima nazionale’ in calendario al Teatro ABC; sul palcoscenico tornerà Enrico Guarneri che questa volta sarà “Il malato immaginario” di Molière, con la regia di Guglielmo Ferro