Le cose cambiano, campagna Assessorato Scuola contro il bullismo omofobico

In pieno corso la campagna Lecosecambiano@Roma, lanciata dall’Assessorato capitolino alla Scuola per l’anno scolastico 2014-‘15, in collaborazione con l’università Sapienza, la casa editrice Isbn, personalità della cultura, del cinema e del teatro. Obiettivo, contrastare il bullismo omofobico tra gli studenti romani delle superiori. Un’indagine sulla percezione dei diversi orientamenti sessuali, incontri formativi e di sensibilizzazione, un concorso per le scuole che aderiscono e una giornata finale: il tutto per intervenire su un fenomeno che – spiega l’Assessorato – può provocare effetti anche gravi e a lungo termine sullo sviluppo degli adolescenti, aggravando il fenomeno della dispersione scolastica.

Il progetto s’iscrive nelle linee d’indirizzo internazionali, e dell’Unione Europea in particolare, per combattere l’omofobia e la transfobia sui banchi di scuola. Nasce su sollecitazione di un gruppo di artisti e intellettuali che ha scritto una lettera aperta al sindaco Marino sul Corriere della Sera (lo scorso 30 ottobre 2013), all’indomani del suicidio di un giovane gay a Roma. Il nome dell’iniziativa riprende quello di Lecosecambiano, progetto editoriale firmato Isbn.Lecosecambiano@Roma ha avuto finora l’adesione di 24 scuole superiori romane, oltre duemila tra ragazze e ragazzi.

L’approccio che il progetto propone è fatto di più linee d’intervento: rilevare percezioni ed esperienze degli studenti per elaborare adeguati programmi anti-discriminazione; sensibilizzarei ragazzi sul valore delle differenze e sul rispetto delle scelte individuali; promuovere una visione positiva attraverso concrete testimonianze; dare informazione sui servizi presenti a Roma per le persone LGBT; contribuire alla lotta contro “l’omofobia interiorizzata e sociale”, promuovendo un nuovo modo di considerare la molteplicità degli orientamenti sessuali e delle identità di genere.

Le azioni previste: un’indagine condotta dall’università La Sapienza somministrando un questionario anonimo online agli studenti; una serie di incontri nelle scuole con esponenti della cultura, del cinema, del teatro, della medicina e con le associazioni che offrono ascolto e consulenza alle persone LGBT e alle loro famiglie; un concorso per le scuole –Iocambiolecose@Roma  –, rivolto agli studenti che potranno presentare testimonianze e proposte contro l’omofobia. A conclusione, un evento finale il 16 maggio 2014 (il 17 è la giornata internazionale contro l’omofobia) con la presentazione dei risultati della ricerca e la premiazione del concorso.

Intanto il progetto è stato rilanciato con una giornata in Campidoglio cui hanno preso parte studenti e docenti delle scuole coinvolte, giornalisti e i sostenitori del progetto come l’assessore capitolino alla Scuola Alessandra Cattoi, il professor Vittorio Lingiardi (ordinario di Psicologia Dinamica alla Sapienza), il direttore editoriale Isbn Massimo Coppola, lo sceneggiatore e regista Ivan Cotroneo, il cantautore Roberto Vecchioni.

“La quasi totalità delle persone che ha contattato la Gay Helpline di Roma Capitale nel 2013 ha dichiarato di essere stata vittima di almeno un episodio di discriminazione o di bullismo nelle scuole medie inferiori e superiori: un dato in linea con lo studio del 2013 dell’Agenzia sui Diritti Fondamentali dell’Unione europea”. Così l’assessore Alessandra Cattoi per rimarcare l’urgenza della questione e la necessità di porvi mano.

“È nostro dovere come amministrazione pubblica contrastare ogni forma di bullismo e promuovere il rispetto delle differenze”, ha sottolineato Cattoi. “Nessun adolescente si deve sentire solo né diverso”, occorre “salvaguardare il benessere di studentesse e studenti, per evitare che il loro rendimento scolastico venga compromesso o che decidano di abbandonare gli studi”. “Non è più possibile assistere a casi di bullismo omofobico in città”, ha concluso l’assessore, ribadendo che è compito dell’amministrazione “farsi promotrice di iniziative che contribuiscano a diffondere nelle scuole romane un clima positivo”.