Padova, Trasporto pubblico fusione in dirittura d’arrivo

“Quello che presentiamo oggi – ha spiegato il sindaco reggente Ivo Rossi nel corso della conferenza che si è svolta questo pomeriggio nella sala Giunta di Palazzo Moroni – è l’accordo raggiunto tra le due società, Aps holding e Bus Italia, in seguito al lavoro fatto in questi ultimi mesi per creare un’unica azienda di trasporto destinata a diventare il polo aggregatore del trasporto pubblico del Veneto che sarà in grado di riorganizzare i servizi in ambito metropolitano, integrando trasporto urbano ed extarurbano, offrendo ai cittadini fermate uniche e un biglietto unico a partire dal prossimo settembre, quando entrerà in vigore l’orario invernale. Le due società – prosegue Rossi – conferiscono due rami d’azienda per costituire una newco, con sede a Padova in via Rismondo, che avrà un capitale sociale di 10 milioni di euro, 98 milioni di euro di fatturato, 971 dipendenti, 650 autobus, 18 tram, 25 milioni di chilometri su gomma, 80 milioni di passeggeri l’anno. Il consiglio di amministrazione della newco sarà composto da 5 membri: 3 designati da Bus Italia, che avrà l’amministratore delegato e 2 designati da Comune – Aps holding di cui 1 sarà il presidente. Il collegio sindacale avrà 3 componenti: 1 nominato da Aps, che sarà il presidente e 2 nominati da Bus Italia. Sono soddisfatto dell’accordo raggiunto – continua Rossi – in quanto con quest’operazione salvaguardiamo i posti di lavoro, i livelli salariali e garantiamo nuove assunzioni in futuro: un risultato importante, raggiunto nonostante i costanti tagli, riduzioni del fondo trasporti e grandi difficoltà dovute all’aumento dei costi e delle mancate entrate. La nuova azienda – precisa – non andrà solo a riorganizzare la rete di trasporto nell’area metropolitana ma investirà in questo progetto: 22 autobus saranno disponibili entro marzo, entro il triennio Bus Italia investirà in altri 78 mezzi portando così a 100 i bus a disposizione. In più ci siamo impegnati ad acquistare 2 nuovi veicoli del tram. Ma torniamo allo stato dell’opera: entro quest’anno la nuova autorità del bacino di Padova dovrà indire la gara ed entro l’inizio del 2015 dovrà assegnare il nuovo gestore. Molti i passi in avanti fatti rispetto al gennaio scorso – ricorda Rossi – quando ha preso avvio l’operazione attraverso esplorazioni fatte sul territorio tra l’allora sindaco di Padova Zanonato, il sindaco di Venezia Orsoni e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Moretti che si erano impegnati a realizzare un’azienda a base regionale. Lunedì scorso il consiglio di amministrazione di Aps holding ha approvato lo schema di accordo, ieri l’ha fatto Bus Italia, oggi noi lo raccontiamo in nome di quella trasparenza che vogliamo offrire alla città. Il prossimo step sarà quello di sottoporlo al vaglio del consiglio comunale e delle forze politiche”. Nel dettaglio, i valori di partecipazione all’interno della nuova società è pari al 44% di Aps e al 56% di Bus Italia, valori legati alla redditività delle aziende. In più, la nuova società pagherà un canone annuo di affitto perché il ramo Aps holding rimane proprietario della sede, dell’officina e la nuova società, per poterne disporre, pagherà appunto un canone di 3 milioni e mezzo di euro. “Ci siamo dati dei limiti temporali – aggiunge Rossi – l’approvazione dell’accordo entro il 30 marzo, il perfezionamento entro il 30 aprile. Scadenze importanti che chiamano alla responsabilità tutti i consiglieri comunali per l’interesse del patrimonio del Comune e dei lavoratori. Pertanto mi sento di dire alla città che questa fusione è uno snodo fondamentale che deve venire chiuso entro il primo gennaio del prossimo anno altrimenti il quadro può solo peggiorare: il deficit di Aps, 2 milioni e mezzo di euro, verrebbe messo a bilancio del Comune a decurtazione della spesa corrente. Non solo: nel caso in cui l’autorità di bacino – Comune e Provincia – non riuscisse ad indire la gara dovrebbe venire nominato un commissario; Aps non potrebbe partecipare, con il conseguente rischio e danno per il destino del personale. Vorrei concludere sottolineando che non stiamo parlando di privatizzazione ma di un orizzonte che darà una prospettiva di maggiore stabilità e per l’azienda e per i lavoratori. Per Bus Italia l’iter decisionale è concluso. Per quanto riguarda il Comune, attendiamo che il consiglio comunale si esprima”.