Venezia, il sindaco Orsoni ha spento l’inceneritore di Fusina

“Quello di oggi è un traguardo importante, che abbiamo potuto ottenere grazie ad un lavoro iniziato da tempo, e che festeggiamo con grande soddisfazione. Evitare di immettere nell’atmosfera 60mila tonnellate di CO2 all’anno è un risultato ancora più significativo perché attiene alla salute delle persone. Ringrazio i cittadini che, utilizzando in maniera sempre più diffusa e corretta la raccolta differenziata dei rifiuti, hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo. È proprio grazie a questo percorso virtuoso, che in futuro porterà ad ulteriori benefici, che abbiamo potuto evitare di aumentare le tariffe per il servizio di asporto e trattamento dei rifiuti, risparmiando 5 milioni di euro”. Con queste parole il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha avviato questo pomeriggio, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, e al direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, lo spegnimento del termovalorizzatore per i rifiuti solidi urbani di via della Geologia 31 a Fusina. La chiusura dell’inceneritore di rifiuti “tal quali”, cioè senza trattamento,  (con un anno e mezzo di anticipo rispetto a quanto preventivato) è resa possibile dalla scelta dell’amministrazione e di Veritas di sviluppare fortemente la raccolta differenziata che, grazie al sistema di raccolta “porta a porta”, esteso a quasi tutta la settimana in centro storico a Venezia e a Burano e Murano, e all’introduzione dei cassonetti con la chiave in terraferma, è arrivata, nel corso del 2013, al 43,17%. La sola Terraferma ha raggiunto il 54,8%, una percentuale tra le migliori a livello nazionale e internazionale, se si pensa che a Berlino, ad esempio, supera appena il 40%. La Municipalità più “riciclona” è quella di Chirignago-Zelarino, la prima nel territorio comunale di Venezia a partire con i cassonetti a calotta, e che ormai da un paio di anni supera il 70% di differenziata (72,79% nel 2013). Buoni anche i risultati delle altre Municipalità dove sono state collocate le calotte: Favaro (61,50% nel 2013; 48,45% nel 2012) e Marghera (59,06% nel 2013; 37,31% nel 2012). Entro l’inizio dell’estate, coperta anche la popolosa Municipalità di Mestre centro, tutta la Terraferma sarà dotata di cassonetti a calotta. Stazionari i dati del centro storico di Venezia, Murano e Burano (26,84% nel 2013), che però scontano un novembre di acque alte e assemblee che non hanno permesso di raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, e di Pellestrina e Lido (27,5%), dove è in corso il posizionamento dei cassonetti a calotta e dei bidoni per la raccolta dell’umido. L’obiettivo, una volta dotati di cassonetti con la chiave anche il Lido e Mestre centro, è di arrivare a una media comunale del 60%. “Alla crescita della raccolta differenziata – ha aggiunto Bettin – corrisponde inoltre un sempre minore conferimento di rifiuti in discarica: delle quasi 400mila tonnellate di rifiuti raccolte nel 2013 da Veritas, 160.992 delle quali nel Comune di Venezia, meno del 4% arriva in discarica, uno dei migliori risultati a livello nazionale”.