Vicenza, Verso Monet sabato 22 apertura fino all’una di notte e biglietto ridotto

Mancano ancora pochi giorni all’avvio della seconda grande mostra curata da Marco Goldin in Basilica palladiana che aprirà con una giornata ricca di iniziative. “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento” dopo il successo veronese approda a Vicenza il 22 febbraio giorno in cui l’esposizione, che animerà di nuovo la Basilica palladiana con opere notevoli provenienti dai musei di tutto il mondo, rimarrà aperta eccezionalmente fino all’una di notte, con chiusura della biglietteria a mezzanotte. Inoltre a partire dalle 19 e fino alle 24 il biglietto sarà disponibile ad un prezzo ridotto, quindi non a 13 euro, come previsto, bensì a 10 euro. Rimarranno ovviamente in vigore le riduzioni previste per chi ne avesse diritto. Chi rimarrà in coda ad attendere di entrare a visitare la mostra, dalle 19.30 fino a mezzanotte potrà gustare il minestrone vicentino, accompagnato da vini e bevande,preparato dal settore turistico alberghiero del Centro di formazione professionale S. Gaetano con Sergio Boschetto della Trattoria Molin Vecio di Caldogno e Morgan Pasqual del Cattering Eatinerante di Malo. Un’altra sorpresa accoglierà i visitatori una volta entrati nel monumento: Marco Goldin racconterà la mostra alle 20.30, per un primo gruppo di persone, e alle 22 ripeterà il racconto per un secondo turno, nella Domus comestabilis all’ultimo piano della Basilica palladiana. Parteciperà anche l’attore Gilberto Colla che leggerà alcune lettere di Vincent Van Gogh dedicate al paesaggio. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti e consentito a coloro che si troveranno all’interno del monumento, prima della visita o dopo avere visto la mostra. “Il ritorno a Vicenza di una grande mostra rappresenta un vero e proprio momento di festa per tutta la città, dopo l’esordio con Raffaello verso Picasso che ha registrato un successo oltre le aspettative raggiungendo i 273 mila visitatori – ha dichiarato oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci presentando in sala Stucchi e poi in Basilica palladiana le iniziative in occasione della giornata di apertura della mostra -. “Verso Monet” arriva a Vicenza dopo l’ottimo risultato di Verona – 211.315 visitatori – che comunque si è rivelato ben al di sotto di quello della precedente mostra vicentina. Crediamo che anche questa volta la mostra andrà bene visti quanti si sono già prenotati, ben 70 mila, e considerato il fatto che a Vicenza la mostra rimarrà aperta due settimane più di Verona. La città ancora una volta dimostra di voler accogliere adeguatamente il grande numero di turisti che arriveranno ad ammirare le opere d’arte in mostra – prosegue Bulgarini d’Elci – e speriamo anche le bellezze architettoniche e artistiche del centro storico: Palazzo Thiene per esempio ha deciso di prolungare la mostra sui Bassano. Siamo certi, inoltre, che anche i commercianti e gli esercenti faranno la loro parte come del resto ha dimostrato il partecipato incontro organizzativo in gennaio ai chiostri di Santa Corona.” “L’esposizione vicentina sarà praticamente identica a quella veronese con alcune differenze – ha spiegato oggi ildirettore di Linea d’ombra e curatore della mostra Marco Goldin -. I disegni dovranno essere sostituiti con altri dei medesimi autori per questioni di conservazione: infatti l’esposizione non dovrebbe superare i due mesi e mezzo e già a Verona abbiamo raggiunto i tre mesi e mezzo per concessione del museo di Rotterdam; a Vicenza, quindi, arriveranno disegni provenienti da Budapest. Inoltre avremo due nuovi Monet, una veduta di Normandia degli anni giovanili e una veduta delle ninfee. E ancora dal museo di Budapest una veduta dell’Arno di Bellotto. Le aspettative di pubblico per la mostra vicentina sono stimate in 120 mila visitatori – prosegue Goldin -, considerando l’andamento della mostra veronese e gli attuali 70mila prenotati. Del resto l’ottimo risultato di Raffaello verso Picasso a Vicenza è dovuto alla coincidenza con la riapertura della Basilica palladiana e con la grande partecipazione della città: il 45% dei visitatori erano infatti vicentini”.