Proposta di legge sul gioco online, si discute in Commissione Affari sociali

Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa: la Sardegna è una delle regioni italiane in cui si gioca maggiormente ed in particolare Sassari è il quarto capoluogo italiano di provincia per gioco d’azzardo pro capite, dopo Pavia (da tempo indicata da tutte le statistiche come “capitale” del gioco in Italia), Napoli e Roma.Tradotto in cifre, questo significa che a Sassari è presente una slot machine ogni 70 abitanti, 1780 apparecchi di gioco in totale, per una spesa che è arrivata nel 2012 a 550 euro a testa (inclusi anziani e neonati).

In Sardegna ed a Sassari in particolare si attendono quindi le novità contenute nella proposta di legge nazionale sulle ludopatie, in particolare per quanto concerne slot machine, videopoker e videolottery che  vengono installati in bar e in apposite sale slot. Sono infatti questi gli apparecchi in cui Sassari detiene un quasi primato in Italia e per le quali a più voci sono state invocate nuove norme anche in altre Regioni italiane, tra le quali l’ultima la mozione del Consiglio comunale di Firenze.

Ebbene, una delle maggiori novità che sono previste nel ddl ludopatie è l’introduzione di una tessera del giocatore, che sarà necessaria per poter accedere agli apparecchi di gioco. Questa tesserà sarà rilasciata dall’anagrafe sanitaria e dovrà avere varie funzioni: possibilità di accedere ai giochi (solo per i maggiorenni ovviamente), raccolta dei dati del giocatore (importi giocati, a quali giochi, ecc.), possibile spesa massima mensile del giocatore. Quest’ultima varierà in base al reddito dichiarato e potrà essere un quinto, o un quarto del reddito stesso: tutto dipenderà da quali emendamenti saranno approvati.

Si stanno cercando quindi di introdurre anche per le slot le tutele che sono già previste anche per il gioco online: per gli avventori di siti di gioco online e gli amanti dello sport che seguono i bookmakers internazionali, come il sito di scommesse calcio William Hill Online, sono infatti già previste l’identificazione del giocatore tramite documento e tessera sanitaria, trasmessi e confrontati con i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.Anche il giocatore delle sale slot sarà quindi riconoscibile tramite tessera del giocatore.

Ritornando invece alle statistiche sui giochi che riguardano la Sardegna, mentre Sassari è quasi in vetta in quanto a presenza e concentrazione di sale slot, la nostra regione è invece all’ultimo posto in Italia per raccolta media dei punti vendita di scommesse sportive. Curiosamente, le ultime otto province italiane in questa speciale classifica, sono le otto province sarde, nell’ordine: Carbonia Iglesias, Cagliari, Nuoro, Olbia – Tempio, Sassari, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano.

I centri scommesse sportive sardi sono quelli insomma in cui si gioca di meno, ma anche per loro varranno le nuove distanze che dovranno avere punti vendita sportivi e sale slot dai luoghi sensibili: saranno sicuramente di più degli attuali 300 metri, ma quanto di più dipenderà dagli emendamenti che passeranno in Commissione Affari Sociali. I comuni potrebbero inoltre avere la possibilità di decidere sugli orari di apertura al pubblico delle sale slot, mentre con ogni probabilità sarà definito un tetto massimo di apparecchi di gioco installabili in ogni Comune.