Alcuni hotel di Montegrotto Terme travolti dal nubifragio. Il racconto degli albergatori

Ancora una volta il Veneto è travolto dal nubifragio ed una volta in più a farne le spese è Montegrotto Terme, sconvolto dalla piena del Bacchiglione e dall’esondazione avvenuta tra lunedì 3 e martedì 4 febbraio che ha allagato in maniera distruttiva alcune delle strutture sampietrine più prossime ai canali tracimati. Terribile la situazione per gli hotel termali Neroniane 4*, Des Bains 4*, Continental 4*, Luna 2*, Commodore 3*, mentre danni di minore entità, in parte risolti con l’utilizzo di pompe, si sono rilevati in alcune parti per lo più sotterranee degli hotel Imperial 4*, Antoniano 3*, Apollo 3*, Marconi 3* e Bellavista 3*. “2 metri di acqua negli otto scantinati – segnala Marilena Lovo, titolare dell’hotel Continental – che hanno sommerso e rovinato irrimediabilmente pompe delle piscine, quadri elettrici, macchinari, merce, bloccato il riscaldamento e l’utilizzo delle vasche del fango. Le idrovore hanno sempre lavorato, ma l’acqua buttata fuori è rientrata inesorabilmente. La riapertura della struttura è prevista tra quindici giorni: dovremo lavorare a ritmo serrato e molto dipende dalla fuoriuscita dell’acqua”. Ugualmente preoccupato il tono di Emiliano Baretella, titolare dell’hotel Des Bains: “Mezzo metro d’acqua ricopre una superficie di oltre 1500 metri quadri dello stabile, relativa ad ambienti importanti dell’albergo quali il reparto cure termali, il guardaroba, i magazzini e la dispensa, locali della centrale tecnologica a servizio dell’intero hotel, centrale del gruppo di spinta antincendio, quadri elettrici principali. Le piscine interna ed esterna sono completamente sommerse, così come la loro centrale interrata. Poco o nulla hanno potuto fare le pompe ed i dispositivi idraulici di sollevamento presenti in hotel per contenere ed arginare il copioso flusso d’acqua che in breve tempo ha investito l’intera area. Dai tombini fuoriesce acqua e da ovest continua ad arrivarne, siamo isolati in quanto a telefono ed elettricità ed abbiamo chiesto aiuto ai Vigili del Fuoco, per quanto possibile”. Dello stesso avviso Claudio Guariento, titolare dell’hotel Luna: “Le pompe della piscina, il riscaldamento, l’elettricità, è tutto distrutto”. La situazione peggiore sembra essere quella dell’Hotel Neroniane, il cui titolare Luca Tognin ha raccontato: “Il piano terra dell’hotel è allagato e con esso gli uffici, il reparto massaggi ed inalazioni. Non abbiamo ancora la possibilità di contare i danni, ma sono stati deteriorati mobili e danneggiati tutti i locali tecnici, i seminterrati sotto la cucina, i motori delle celle frigo, le pompe delle piscine e degli idromassaggi. Da quando la canaletta nel retro dell’hotel è esondata, 10 pompe hanno lavorato per espellere l’acqua che implacabilmente rientrava nell’hotel. Ci sentivamo incapaci di bloccarla e l’unica cosa che potevamo fare era sollevare i mobili della hall e del bar. La nostra struttura vanta anche una piccola chiesetta storica andata già sott’acqua, nonché gli scavi archeologici da poco restaurati, visitabili, valorizzati dal progetto Aquae Patavinae. Al momento non sono raggiungibili perché completamente allagati.”  Le strutture aperte in questo periodo disposte per lo più in un’altra area della città, hanno segnalato danni di minore entità, preservando i servizi offerti ai clienti, che si sono accorti marginalmente della cosa. La maggior parte degli alberghi sono funzionanti ed in apertura. Numerose sono state, però, le telefonate da parte di quanti siano in partenza ed abbiano appreso le cattive notizie dai telegiornali nazionali, mettendo, così, in dubbio la loro vacanza, spesse volte disdicendola.