Milano, la studentessa Mahtab Savoji uccisa e trasportata in un trolley da Gagandeep Kaur e Rajeshwar Singh

Gli assassini sono una cameriera di 30 anni, Gagandeep Kaur, e un portiere d’albergo, Rajeshwar Singh, 28 anni. Sono responsabili dell’omicidio dell’iraniana trentenne studentessa dell’Accademia delle Belle arti di Brera Mahtab Savoji, il cui cadavere è stato trovato nelle acque del Lido di Venezia. La coppia, entrambi indiani da qualche tempo a Milano, condivideva con la vittima un appartamento in via Pericle, nei dintorni di viale Monza. La ragazza, proprio lunedì scorso, avrebbe dovuto abbandonare la casa in condivisione e trasferirsi da un’amica perché, come lei stessa aveva raccontato, non aveva un buon rapporto con i coinquilini. Secondo alcune ipotesi investigativa, il ventottenne in passato avrebbe anche tentato un approccio sessuale nei confronti della vittima.

La ragazza, secondo i risultati delle indagini delle squadre mobili di Milano, guidata da Alessandro Giuliano, e Venezia, diretta da Marco Odorisio, hanno chiarito che la studentessa è stata uccisa lunedì scorso intorno alle 14 nell’appartamento di Milano. Poi il corpo è stato rinchiuso in un trolley e portato prima a Lecco, dove i due volevano sbarazzarsi del cadavere nel lago, poi visto che erano presenti troppe persone trasportato in treno al Lido di Venezia. Il portiere d’albergo conosceva la città lagunare perché in passato aveva lavorato in un hotel. I due hanno deciso di portare il corpo fino in Veneto. La coppia è stata incastrata anche grazie ai filmati delle telecamere della stazione di Venezia, dove si vedono i due con il trolley, e anche grazie alla testimonianza di un tassista che ha riconosciuto i due come la coppia che nella giornata di lunedì aveva riaccompagnato a Milano in taxi. Una corsa da piazzale Roma a Venezia a piazzale Loreto a Milano, costata 500 euro.

Il corpo della studentessa è stato scoperto solo nella notte tra lunedì e martedì. Sul cadavere non c’erano segni di violenza e secondo il medico legale la trentenne sarebbe stata uccisa per asfissia, forse con un cuscino. I due giovani indiani avevano presentato denuncia di scomparsa in Questura a Milano durante la giornata di martedì. In un primo tempo avevano detto che Mahtab era rimasta in casa fino a lunedì intorno alle 10.30 quando loro l’avevano salutata mentre faceva colazione ed erano usciti per fare alcune spese. Una versione che non ha retto davanti alle intercettazioni telefoniche e al fatto che i due indiani avevano spento i cellulari per diverse ore proprio a ridosso del delitto e dell’occultamento del cadavere. I due, risentiti in Questura, hanno detto che avevano trovato morta la ragazza al loro risveglio, che Mahtab aveva bevuto molto e che per paura avevano deciso di sbarazzarsi del corpo. Versione smentita dalle indagini della Polizia. Per questo è scattato il fermo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.