Italicum, per evitare il ricatto dei singoli parlamentari occorre inserire il vincolo di mandato

aula montecitorioLa nuova legge elettorale non impedirà la nascita di piccoli partiti.

Qualche altra settimana ancora e la nuova legge elettorale sarà approvata. Probabilmente entro fine febbraio, così ha affermato il Presidente della Camera, Laura Boldrini. Cosa prevede la cosiddetta “Italicum” è noto a tutti: soglia del 37% per avere diritto al premio di maggioranza altrimenti si va al ballottaggio tra le due coalizioni più votate; soglia di sbarramento al 4,5% perché il partito che si coalizzi abbia accesso in Parlamento (la soglia di sbarramento sale all’8% se il partito si presenta da solo); altro punto della riforma elettorale le liste bloccate senza preferenza. Si tratta di tre novità (ce ne sono altre ma questi sono i punti cardini) che agitano le piccole formazioni al di sotto di un certo consenso.

Fatta la legge, c’è chi cerca l’antidoto per sopravvivere all’Italicum nonostante stia “invecchiando” tra gli scranni delle Aule parlamentare.

l'on. Pier Ferdinando CasiniL’on. Pier Ferdinando Casini, Presidente Commissione Estero, non ha perso tempo a rinnegare il tanto strombazzato progetto di centro che avrebbe dovuto scompaginare i due Poli maggiori per poi tornare al proporzionale come nella prima Repubblica che altro non era un’ammucchiata per consentire sempre agli stessi di governare.

Non più, quindi, continuare ad impegnarsi per una coalizione di centro ma tornare dentro il centrodestra che aveva abbandonato perché ritenuto inadeguato, e nella politica che metteva in campo, e negli uomini che occupavano i vertici del partito.

L’on. Pier Ferdinando Casini ha dichiarato di riconoscersi nel NCD (nuovo centro destra) di Angelino Alfano, il quale lo ha accolto con un ben arrivato, e in FI (Forza Italia).

Miracolo di una legge elettorale, fare rinsavire politicamente colui che voleva cambiare il corso della politica italiana aggregando il maggiore numero di moderati in una formazione rivelatasi un flop stando ai risultati ottenuti alle ultime elezioni politiche. Indietro tutta da parte dell’on. Casini e “scusate se vi avevo abbandonato” torno nel centrodestra.

Passare da un partito all’altro, e da uno schieramento all’altro, è un evento che coinvolge tantissimi parlamentari. L’on. Dorina Bianchi di Crotone cambia raggruppamento e partito ad ogni consultazione elettorale: Cdu, Margherita, Pd, Pdl, NCD.

In futuro non è detto che questo non avvenga più con l’approvazione dell’Italicum. Nessuno potrà impedire al parlamentare di saltare il fosso e passare dall’altra parte dal momento che non esiste il vincolo di mandato.

Inserire l’obbligo nei confronti dell’eletto di dimettersi da parlamentare se cambia schieramento era il primo punto da inserire nella nuova legge elettorale in assenza della preferenza. Se ciò non ci sarà, se il vincolo di mandato non sarà inserito come sembra accertato, altri partitini nasceranno con lo scopo di barattare sempre qualcosa per proprio conto.