Acquedotto Lucano, il patto di stabilità rallenta gli investimenti

“In tema di investimenti, occorre ancora una volta evidenziare le difficoltà causate dai tempi, ormai lunghissimi, necessari alla acquisizione di pareri ed autorizzazioni in fase progettuale, per la approvazione delle perizie di variante e suppletive da parte degli enti finanziatori, nonché dal patto di stabilità che ha rallentato i tempi di pagamento alle imprese appaltatrici. Al contrario, il programma dei lavori finanziato dalla Regione Basilicata con fondi PO-FESR 2007-2013, che non sono sottoposti al patto di stabilità, è stato quasi interamente concluso, una buona parte degli interventi è già stata rendicontata, e gli altri nove interventi ancora in esecuzione sono in fase di completamento. L’intero programma, per l’importo di oltre 11 milioni di euro, potrà essere rendicontato entro il primo semestre del 2014”. Lo ha detto nel corso dell’assemblea dei Soci, il direttore generale Gerardo Marotta che ha illustrato la relazione sulla gestione e gli investimenti. Tre gli interventi finanziati dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il decreto ministeriale 1179 del 2004, per un importo complessivo di circa 34 milioni di euro. Si tratta – spiega una nota di Acquedotto Lucano –  delle opere di potenziamento e di razionalizzazione dell’Acquedotto del Frida; in particolare, il primo lotto prevede la realizzazione di circa 35 chilometri di nuove condotte, il secondo lotto prevede il potenziamento di due serbatoi di linea (Gesù Cristo in agro di Ferrandina e Bosco Garaguso in agro di san Mauro Forte) ed il terzo la realizzazione dei punti di misura in tutti i serbatoi ed opere di linea dello schema idrico. I primi due lotti hanno un avanzamento dei lavori superiore all’80 per cento, mentre sul terzo lotto, pur essendo stato aggiudicato, pende un ricorso che non ha consentito la cantierizzazione prevista per il 2013; nei fatti si sta completando l’iter per la contrattualizzazione della ditta aggiudicataria ed i lavori avranno inizio nel mese di gennaio. Il Piano Sud, proposto dalla Regione Basilicata e approvato dal ministero dell’Ambiente, prevede 11 interventi di potenziamento del sistema fognario-depurativo, per un ammontare di 32,2 milioni di euro. Riguardano il potenziamento dei depuratori a servizio dell’abitato di Matera, Melfi, Pisticci, Grassano, Lavello, Sarconi, Palazzo San Gervasio, Irsina, Latronico, Senise, Venosa e Cancellara oltre che la ricostruzione di alcuni collettori fognari a servizio dell’impianto consortile di Tramutola. Tutti gli interventi potranno essere progettati ed appaltati entro il 2014. Per quanto attiene l’avanzamento delle opere finanziate con la Legge Obiettivo, gli interventi di potenziamento del Potabilizzatore di Montalbano Jonico e dello Schema del Noce sono stati ultimati e le opere sono in esercizio. I lavori di potenziamento dello schema idrico dell’Agri sono di fatto conclusi, se non per piccoli aspetti di dettaglio ed in ogni caso le opere realizzate sono tutte state avviate all’esercizio. Il programma di opere dell’Accordo di Programma Quadro (cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione Basilicata), ha registrato l’assenza nel bilancio della Regione di una parte della copertura finanziaria, per un importo di circa 44 milioni di euro. Pertanto, gli interventi sprovvisti di copertura finanziaria e della relativa delibera di finanziamento hanno subito una battuta di arresto. Nel corso del 2013 è stata conclusa la progettazione relativa alla rete idrica della città di Potenza, mentre altre 17 opere sono in fase di definizione, pronte ad essere ultimate con l’acquisizione delle delibere di finanziamento. Quattro interventi sono in fase di appalto o di stipula del contratto, altri due in istruttoria e da appaltare all’inizio del 2014; 32 sono in esecuzione, alcuni dei quali in fase di completamento. A parte i 26 interventi rendicontati, altri 56 interventi risultano completati e sono in fase di avanzamento le procedure per la loro rendicontazione. Tra i lavori in conto terzi, si evidenziano quelli finanziati dall’ANAS per la risoluzione delle interferenze sulla strada statale 106 Jonica, sulla A3 e sulla strada statale 92; per quanto attiene i lavori sulla Jonica, il primo stralcio è concluso e rendicontato, il secondo registra un avanzamento lavori pari al 90 per cento. I lavori relativi alle interferenze con la A3 sono stati aggiudicati e sono in fase di contrattualizzazione; il loro inizio è previsto per i primi mesi del 2014. Infine, risultano conclusi e rendicontati i lavori di interferenze con la strada statale 92.