Il Geoparco del Carso si presenta al territorio

Cos’è un Geoparco e quali sono vantaggi, prospettive per il territorio legate alla sua istituzione?  Sono domande che troveranno risposta mercoledì 29 gennaio nel corso del workshop pubblico Il Geoparco del Carso, un patrimonio naturale unico in programma, alle 17, presso l’auditorium del Credito Cooperativo del Carso di Opicina. L’iniziativa presentata oggi rientra nel progetto “CARSO/KRAS – Gestione sostenibile delle risorse naturali e coesione territoriale” finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Slovenia 2007 -2013 del quale l’amministrazione provinciale è soggetto partner.  “L’idea di fondo è quella di coinvolgere la cittadinanza  – spiega Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia di Trieste – e condividere il progetto di realizzazione di un Geoparco, nell’area geografica da tempo definita e conosciuta in ambito scientifico e speleologico come Carso classico. Si tratta di circa 700 chilometri quadrati tra Italia e Slovenia che costituiscono una entità omogenea sotto il profilo geologico-morfologico, un’eccezionale concentrazione di grotte e cavità di ogni tipo e dimensione oltre agli attrattori naturalistici”. Il territorio è pienamente rispondente al termine di geoparco, poiché possiede un patrimonio geologico e geomorfologico di spessore scientifico, rarità, richiamo estetico o valore educativo. Numerosi sono inoltre i geositi, i siti geologici cioè di particolare importanza, che testimoniano la storia della Terra e l’evoluzione del paesaggio, ma anche luoghi di particolare valore ecologico, archeologico, storico o culturale. “Il futuro Geoparco del Carso – ha ricordato il vicepresidente Igor  Dolenc- comprende già una quantità elevata di geositi dalle Cave romane di Aurisina ai Campi solcati di Borgo Grotta Gigante e San Pelagio alla Grotta Lindner. Ci sono poi la Falesia di Duino, le Risorgive del Timavo, l’immenso patrimonio della Val Rosandra e molti altri.  In un simile contesto, gli aspetti fisici del territorio si integrano con strategie di sviluppo sostenibile. E’ su questo obiettivo che stiamo lavorando. La geodiversità e la biodiversità vengono tutelate e valorizzate e diventano contemporaneamente risorsa economica indirizzata verso geoturismo”. Il Geoparco è un concetto relativamente nuovo nell’ambito della pianificazione territoriale ed è caratterizzato dal fatto che non pone ulteriori vincoli ambientali. Riconosce le peculiarità del territorio, ma prende avvio dal basso, coinvolge la popolazione residente e tutti coloro che vivono il territorio, esplorandolo in tutte le sue dimensioni e lavorandoci. Coglie così lo spirito del luogo e consolida la sua identità, offrendo prima di tutto agli stessi residenti, come a coloro che sono interessati ad ambienti ancora integri e complessi la fattibilità di sfruttare queste risorse naturali. La costituzione di un geoparco del Carso, per essere vincente deve: – valorizzare tutti gli aspetti antropici, naturalistici, sociali, storici oltre a quelli ambientali, – coinvolgere tutto l’ambito transfrontaliero definito come “Carso classico”, racchiuso in un territorio omogeneo, caratterizzato dai fenomeni carsici, all’interno del perimetro dei suoi fiumi. In questo contesto la Provincia di Trieste ha commissionato uno studio finalizzato a valutare la sussistenza di vari prerequisiti che possono condizionare l’effettiva fattibilità di un geoparco sulla porzione italiana del territorio (Trieste e Gorizia), analogamente a quanto svolto nell’ambito sloveno. Un geoparco è un concetto relativamente nuovo nell’ambito della pianificazione territoriale ed è caratterizzato dal fatto che non pone ulteriori vincoli ambientali. Riconosce però le peculiarità del territorio, ma prende avvio dal basso, coinvolge la popolazione residente e tutti coloro che vivono il territorio, esplorandolo in tutte le sue dimensioni e lavorandoci. Coglie così lo spirito del luogo e consolida la sua identità, offrendo in primo luogo agli stessi residenti, come a coloro che sono interessati ad ambienti ancora integri e complessi.

Il lead partner sloveno Comune di Sezana ha commissionato lo “Studio di fattibilità sulla creazione del geoparco sul Carso” per la parte economico-gestionale, tale apporto consente di fare una proiezione realistica sulla fattibilità dell’ipotesi di istituzione del geoparco da un punto di vista operativo, amministrativo e gestionale e offre suggerimenti per la presentazione della candidatura per la rete dei geoparchi all’ufficio EGN in Francia. Il coinvolgimento della popolazione nella decisione sull’opportunità dell’istituzione del geoparco del Carso è uno degli elementi fondamentali per il buon funzionamento dell’iter. La rete di collegamento fra le diverse realtà locali deve essere costituita prima dell’avvio del procedimento amministrativo di riconoscimento del “Geoparco”, solo se il territorio partecipa in maniera attiva i risultati potranno essere condivisi. Nel corso del workshop la partecipazione della cittadinanza sarà richiesta con la somministrazione di un questionario che ha lo scopo di misurare la disponibilità  e l’eventuale adesione di soggetti pubblici e privati alla realizzazione del geoparco e alla gestione futura dello stesso.