Vibo Valentia, estorsione arrestati Domenico Bonavota, Domenico Cugliari, Gregorio Giofrè e Giuseppe Barbieri

In manette sono finiti coloro che devastarono la piantagione mille alberi di ulivo a Sant’Onofrio sul campo di proprietà di un assessore di San Gregorio. emerge che si era trattato di una ritorsione della cosca perché i responsabili della coop si erano rifiutati di consegnare l’olio alla ‘ndrangheta. Sull’episodio, che risale a novembre 2011, hanno fatto luce i Carabinieri di Vibo Valentia arrestando quattro persone ritenute vicine al clan dei Bonavota. Sono Domenico Bonavota, 35 anni; Domenico Cugliari, 55 anni, Gregorio Giofrè, 41 anni e Giuseppe Barbieri, 41 anni.

Il terreno sul quale si trovavano gli alberi, di proprietà di un imprenditore agricolo ed assessore del Comune di San Gregorio D’Ippona, era stato concesso alla cooperativa per la raccolta delle olive e la produzione dell’olio. Alcuni esponenti della cosca Bonavota si presentarono dai responsabili della cooperativa e gli chiesero di consegnare tutto l’olio prodotto. La richiesta fu respinta e la cosca decise di tagliare i mille alberi utilizzando delle seghe elettriche.

Sempre nel Vibonese i carabinieri hanno fatto luce anche su un altro episodio di tentata estorsione ad un imprenditore che opera nel settore della lavorazione del ferro. Per quest’altro episodio è stata emessa una nuova ordinanza d’arresto nei confronti di Antonio Campisi, 23 anni, e Nicola Vittorio Drommi, 25 anni, entrambi già ai domiciliari. I due, secondo gli inquirenti, sarebbero vicini alla cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi.