Agricoltura, Cia protagonista nelle aree protette

“L’agricoltura deve tornare ad essere protagonista anche nelle aree protette della nostra regione come il Parco Nazionale Pollino a partire dalla rappresentanza del mondo agricolo negli organismi di gestione dei Parchi da cui i produttori sono inspiegabilmente esclusi”. E’ questa l’indicazione – fa sapere la Cia tramite un comunicato stampa – che emerge dal congresso intercomunale della Cia Valsinni-Sarmento-Mercure-Pollino che si è svolto a Francavilla sul Sinni. Alla presenza di circa 200 delegati, in rappresentanza di 2000 iscritti e 600 aziende, che hanno eletto nuova presidente comprensoriale l’agronoma Antonella Cirigliano, insieme ad un direttivo di otto agricoltori-produttori, il tema centrale è stato il rapporto agricoltura-Parchi. “La salvaguardia del territorio – ha sottolineato la neo presidente Cirigliano – non può prescindere da uno stretto collegamento con l’attività agricola, in modo particolare nelle aree tutelate, dove il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola trova la sua massima valorizzazione, anche in relazione ai progetti di sviluppo sostenibile avanzati dalla Regione. Basti pensare che tra il turismo rurale e l’indotto legato all’enogastronomia tipica, le campagne italiane valgono più di 10 miliardi di euro l’anno”. Tra le proposte operative della Cia vi è “una conferenza regionale sul tema agricoltura-sviluppo rurale-parchi-politiche di coesione; la rappresentanza del mondo agricolo negli organismi di gestione dei Parchi da cui sono da sempre esclusi; l’istituzione della Consulta dell’economia del Parco; l’attivazione di progetti di filiera ambiente-agricoltura-green economy; la promozione di una rete aziendale del Parco con l’adozione del marchio identificativo delle produzioni”. “Il tema del legame agricoltura/paesaggio – ha ricordato Donato Distefano, presidente della Cia Basilicata – è molto sentito dalla nostra organizzazione, che da anni investe su specifici progetti di ricerca”. Distefano infine, nel ringraziare del lavoro svolto dal gruppo dirigente del comprensorio ed in particolare Tonino Cirigliano, raccogliendo la sollecitazione del neo assessore all’Agricoltura Ottati a far pervenire proposte nell’ambito del nuovo Psr 2014-2020, ha candidato un Contratto di Sviluppo Integrato per le valli Sinni, Sarmento, Frida e Mercure come strumento per intercettare risorse da indirizzare ai bisogni primari del mondo agricolo delle valli. Uno strumento – ha precisato – che favorirebbe una più intelligente zonizzazione delle aree agricole cosiddette marginali”.