Posizione RFI poco comprensibile sulla Porrettana. Il Governo convochi il tavolo sul Tpl

“Proprio ieri mattina, nel corso di una riunione tecnica sulla situazione della ferrovia Porrettana, avevamo condiviso con Rfi la necessità di un sopralluogo sulla frana, per capire chi deve fare cosa. Per questo non mi è piaciuto leggere il comunicato stampa che la stessa RFI ha diffuso in risposta a una nota del sindacato Fit/cisl. Mi pare poco comprensibile quello che appare come una sorta di scarico di responsabilità sulla Regione”. Così l’assessore regionale alle infrastrutture della Toscana Vincenzo Ceccarelli, ha commentato il comunicato diffuso oggi da Rete Ferroviaria Italiana, che di fatto rimanda agli enti territoriali la responsabilità di intervenire sull’area interessata dalla frana sottolineando che questo dovrà avvenire prima di ogni possibile intervento sulla ferrovia. “Quello che è certo – aggiunge l’assessore – è che abbiamo finito le parole per commentare i quotidiani disservizi  ferroviari. Oggi è la volta del fermo di un treno sulla linea Roma-Firenze, che è costato ulteriori soppressioni, ritardi e gravi disagi agli utenti. Ogni giorno siamo costretti a registrare disfunzioni di ogni genere. Occorre invertire la rotta senza perdere un minuto”. “Negli ultimi mesi – precisa – anche gli elementi naturali si sono accaniti contro le nostre ferrovie, provocando la chiusura della Siena-Grosseto e più recentemente quella della Porrettana.  Sono difficoltà aggiuntive, delle quali non c’era bisogno. Ma questo non cambia i nostri programmi. Vogliamo che le linee siano riaperte al più presto e su questo pretendiamo la massima serietà dai nostri interlocutori”. “Il Ministero – conclude Ceccarelli – convochi subito il tavolo che il Ministro Lupi aveva promesso alle Regioni nello scorso Novembre e che oggi il Presidente Rossi è tornato a sollecitare. Occorre investire con convinzione e senza ulteriori ritardi sulla rotaia e sul trasporto pubblico locale in genere, con risorse pubbliche e creando le condizioni per l’effettiva concorrenza, necessarie per l’espletamento delle gare, con l’obbligo di messa a disposizione dei beni necessari per il servizio”.