Gioia Tauro, in porto le armi chimiche del regime siriano

In base agli accordi internazionali le pericolose armi verranno portate via dal Paese e distrutte. Nel loro viaggio transiteranno per l’Italia dove dovrebbero fermarsi per alcune ore. Tra i porti utili al transito c’è Gioia Tauro. Si tratta di 350 mila tonnellate caricate su una danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La disponiblità dell’Italia ad ospitare l’imbarcazione è stata confermata dal ministero degli Esteri, Emma Bonino, che ha anche annunciato che il porto scelto per le operazioni di trasbordo sarà comunicato ufficialmente il prossimo 16 gennaio, durante una audizione alla Camera dei Deputati alla quale parteciperà anche il direttore generale dell’Organizzazione Onu per la proibizione delle armi chimiche.

L’alternativa allo scalo portuale reggino sarebbe rappresentata dal porto militare di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare la nave. C’è l’ipotesi che il passaggio avvenga prima dell’annuncio, per questioni di sicurezza e per evitare problemi sul territorio.