Al via nuovi presidi sociali in sei zone di Milano dopo i laboratori di quartiere e i progetti abitare

Sorgeranno nei quartieri popolari delle vie Ovada, Senigallia, Feltrinelli, Lorenteggio, Padova e Quarto Oggiaro i nuovi presidi di accompagnamento sociale e sostegno all’abitare che l’Amministrazione comunale sosterrà con uno stanziamento di 270 mila euro. I fondi saranno assegnati tramite bando ad evidenza pubblica nei confronti di associazioni ed enti senza scopo di lucro sulla base del progetto presentato.

“Non c’è housing popolare – afferma l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – senza un serio progetto di accompagnamento all’abitare che supporti gli inquilini con attività di informazione, orientamento e ascolto. A maggior ragione nelle case appena costruite o riqualificate, dove è ancora più importante sostenere gli abitanti in un percorso di serena convivenza e rispetto delle regole. I progetti che abbiamo già avviato testimoniano l’importanza di un presidio sociale in quartieri che spesso vivono forme di disagio. Con queste nuove risorse, estenderemo quindi le esperienze positive dei Contratti di quartiere Gratosoglio, Mazzini, Molise Calvairate, Ponte Lambro e San Siro, dove lavorano con ottimi risultati gli operatori dei 5 Laboratori, o quella di via Solari 40, dove il progetto ‘Abitare’ rappresenta tuttora un supporto importante nella fase dei lavori e della mobilità degli inquilini”.

Per l’attivazione dei nuovi progetti, sono stati scelti quartieri di nuova edificazione (Ovada e Senigallia), appena riqualificati (Feltrinelli) e ambiti storici come Quarto Oggiaro, Padova e Lorenteggio; tutte zone in cui sono state accertate necessità di supporto e controllo delle problematiche abitative, di accompagnamento all’insediamento dei nuovi residenti, di ascolto delle criticità e soprattutto di ricerca delle soluzioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’abitare. I progetti dovranno creare un’interlocuzione diretta con il contesto locale intercettando i bisogni e le richieste dei residenti; favorire la costruzione della rete locale per realizzare una maggiore coesione sociale ed accrescere le opportunità di inclusione; rafforzare e consolidare le relazioni con i soggetti del territorio, pubblici e privati, e le istituzioni; stimolare e facilitare la formazione di gruppi, capaci di attrarre e creare nuove socialità; realizzare attività di promozione del territorio e sviluppare iniziative nei quartieri.

Le risorse consentiranno di finanziare i progetti da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 18. “Soldi che non spendiamo ma che investiamo – sottolinea l’assessore Benelli – convinti che una migliore qualità dell’abitare si traduca sempre in un maggior rispetto delle regole e quindi del patrimonio, dalle abitazioni a tutti gli spazi comuni”.