“E’ stato prezioso collaboratore per un tempo lunghissimo, caratterizzato dai risultati prestigiosi che devono essere attribuiti anche alla sua importante opera”. Così si legge sul portale rossonero. Per 28 lunghi anni è stato direttore generale del Milan. Fu lui il primo a visionare dal vivo Marco Van Basten e Andriy Shevchenko, che di lì a poco, anche grazie ai suoi consigli, vestirono la maglia rossonera. Braida fu importante anche in altre trattative delicate come quelle riguardanti l’acquisizione di Kakà e Thiago Silva, con un ruolo sempre di primo piano.
Il divorzio di Braida dal Milan era già stato programmato nei mesi scorsi dopo l’ingresso in società di Barbara Berlusconi, decisa a voltare pagina e ad affidarsi a dirigenti giovani e di sua fiducia. Per raccogliere l’eredità di Braida, si fa da tempo il nome di Sean Sogliano del Verona.