Positiva la bocciatura dell’impianto termodinamico a Banzi

Il presidente del Centro studi e ricerche economiche e sociali (Cseres), Pietro Simonetti, in una dichiarazione definisce “una bella notizia” il parere espresso “dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici della Basilicata in merito all’impianto solare termodinamico che la Teknosolar2 vorrebbe realizzare a Banzi”. Secondo Simonetti il parere in questione “risponde alle richieste dei movimenti, delle forze sociali e delle popolazioni che si battono contro l’assalto al territorio da parte di quanti vorrebbero realizzare vere e proprie foreste e prati di acciaio”. Nella sua nota Simonetti evidenzia che in Basilicata “sono in fase di istruttoria 361 progetti legati all’eolico e al solare tradizionale per la realizzazione di qualche migliaio di pali ed ettari di impianti solari”. “Si tratta – spiega – di una situazione che determinerebbe la realizzazione di itinerari di palificazione d’acciaio e di parchi solari in gran parte dei comuni della regione con esiti gravi sull’ambiente e scarse ricadute occupazionali ed economiche”. Simonetti, nel fare un esempio, ricorda il caso della Val d’Agri, dove “in un impianto fotovoltaico di 4,5 Mw lavora solo un addetto a metà tempo”. “ Occorre – suggerisce Simonetti – puntare sul fotovoltaico in ogni casa e sul minieolico: solo così si potranno ottenere la riduzione della spesa energetica per imprese e famiglie e l’aumento dei livelli occupazionali legati alla installazione e alla manutenzione”.