Bari, nuovi servizi di assistenza agli anziani grazie ai fondi del PAC

Sono stati illustrati questa mattina dall’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio e dalla direttrice della ASL BA Silvana Melli i progetti predisposti dal Comune di Bari per accedere ai finanziamenti previsti dal PAC (Piano di azione e coesione) ministeriale, risorse liberate dalle quote di cofinanziamento dei fondi comunitari 2000-2006 rimasti inutilizzati, ora disponibili per quattro regioni del sud (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).

I progetti, elaborati dagli uffici comunali d’intesa con la Asl e sottoposti al vaglio dei sindacati, del partenariato sociale e del terzo settore, riguardano l’assistenza domiciliare integrata – ADI agli anziani e la cura dei minori. Detti progetti sono stati inviati ufficialmente al ministero dell’interno lo scorso 9 dicembre (il termine di scadenza fissato era il 16), e dunque l’iter comunale è completo: tocca ora al prefetto Riccio curare le ulteriori fasi della procedura ministeriale per effettuare il trasferimento delle risorse individuate.

Grazie ai fondi del PAC la città di Bari potrà disporre per il prossimo anno di 2milioni 700mila euro per l’assistenza integrata agli anziani e 2 milioni di euro per la cura dei minori. Stesse cifre saranno garantite per i due anni successivi, al fine di dare continuità ai servizi da attivarsi.

“Si tratta di un risultato importante – ha dichiarato Abbaticchio – che per un triennio ci consentirà di ampliare l’assistenza domiciliare agli ultrasessantacinquenni della città affetti da patologie croniche (cardiopatia, diabete, broncopatia) rendendo un miglior servizio ai cittadini, che saranno seguiti da personale qualificato nel loro ambiente familiare, e consentendo alla collettività un netto risparmio sia sui costi di ricoveri ospedalieri impropri sia sull’accoglienza in residenze private (RSA e RSSA). Senza dimenticare che questi fondi, un momento di crisi come quello attuale, potranno generare nuova occupazione per tutti coloro i quali saranno impegnati nell’assistenza domiciliare, di tipo sociale e socioassistenziale. Stimiamo infatti di poter passare dai 300 anziani attualmente seguiti tra SAD e ADI a circa 900 all’anno per il prossimo triennio”.

“Vorrei sottolineare che abbiamo lavorato in maniera fortemente integrata per raggiungere obiettivi comuni nell’interesse dei cittadini – ha detto Silvana Melli – e che, grazie all’impegno dell’ambito di Bari, tutti gli altri ambiti territoriali di competenza di questa ASL si stanno muovendo nel solco tracciato dal capoluogo per accedere ai fondi del PAC”.

Quanto ai progetti per i minori, predisposti dagli uffici delle ripartizioni Servizi sociali e PEG e condivisi con i sindacati e il mondo del privato sociale, i fondi saranno impiegati per: prolungare l’orario di apertura dei nido comunali nella fascia pomeridiana (1milione 100mila euro); garantire la gestione di due centri ludici – uno in via di realizzazione a San Girolamo e l’altro, già esistente, all’interno del parco Don Tonino Bello – (500 mila euro); e infine per garantire il funzionamento dell’asilo nido le Ali di Michela a San Pio che attualmente è coperto con personale straordinario.

In relazione al prolungamento degli orari dei nidi, sarà la formula di collaborazione tra pubblico e privato a renderlo possibile: le singole strutture comunali procederanno infatti ad affidare le attività pomeridiane a soggetti privati accreditati attraverso avvisi pubblici.

La progettazione degli interventi per anziani e per minori finanziati dal PAC rientrerà a pieno titolo nella redazione del prossimo Piano sociale di Zona.