Sportelli attività produttive in Umbria aprono i primi cinque

In Umbria aprono i primi cinque sportelli “Suape”, gli sportelli unici delle attività produttive ed edilizie: ad attivarli saranno i Comuni di Assisi, Castiglione del Lago, Città di Castello, Orvieto e Valtopina. “Un avvio importante, con cui si concretizza uno degli obiettivi prioritari che la Regione Umbria si è posta e sul quale investe, quello della semplificazione della pubblica amministrazione –  sottolinea l’assessore all’Innovazione e sistemi informativi, Fabio Paparelli – A trarne beneficio, oltre agli stessi Enti, saranno soprattutto cittadini e imprese che potranno presentare le proprie istanze agli sportelli dedicati, con meno oneri e maggiore celerità nelle procedure e nelle risposte”.

Il “Suape”, ricorda l’assessore, è uno dei cardini del programma per la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione dei Comuni umbri, condiviso e portato avanti con gli Enti locali, l’Anci Umbria e tutti i soggetti pubblici coinvolti. Alla base di tutto, un nuovo modello organizzativo che metta il cittadino al centro dell’azione amministrativa.

L’attivazione dei “Suape” e lo stato di avanzamento del programma di interventi per lo sviluppo dell’amministrazione digitale, nei giorni scorsi, sono stati al centro di un seminario che si è svolto a Villa Umbra, sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica, durante il quale sono state messe a confronto diverse esperienze del panorama nazionale sul tema specifico dei servizi a cittadini ed imprese.

È ormai indifferibile la riorganizzazione del modo di produzione dei servizi della pubblica amministrazione, hanno convenuto i rappresentanti delle istituzioni intervenuti, così come è necessario andare verso la definizione di un modello organizzativo unitario applicabile a qualsiasi servizio della pubblica amministrazione, a partire dal “Suape” come caso di sperimentazione.

Dal panorama nazionale degli Sportelli, analizzato dall’Osservatorio e-government del Politecnico di Milano, emerge come le scelte normative abbiano conseguenze “digitali” che condizionano l’erogazione dei servizi, ad esempio le gestioni associate di servizi risultano più efficaci ed economiche rispetto a quelle singole, e come il cambiamento della pubblica amministrazione debba essere affrontato dal punto di vista del cittadino piuttosto che da quello del funzionario.

È emersa con chiarezza “la necessità di lavorare sulla effettiva efficacia dei servizi piuttosto che sul miglioramento dell’efficienza interna” ed è stato ribadito più volte come la pubblica amministrazione sia “sempre di più impegnata a rispettare l’enorme mole di scadenze e di adempimenti a tal punto che a volte rischia di perdere il senso del lavoro e soprattutto il rapporto con i cittadini”.

La giornata è proseguita con una tavola rotonda in cui sono state illustrate le esperienze della Regione Umbria, dei Comuni di Trieste, Assisi e Castiglione del Lago, dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa. Per rendere più efficace ed efficiente il rapporto con cittadini ed imprese, è stato detto, occorre proseguire rapidamente verso la gestione associata dei servizi,  concentrandosi sull’impatto che l’innovazione organizzativa e tecnologica ha sugli utenti dei servizi.