Tornano i Forconi tir pronti a bloccare le strade

“Ritengo sia doveroso chiarire che lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell’autotrasporto – ha sottolineato in una nota il sottosegretario di stato con delega all’autotrasporto, Rocco Girlanda – ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere ‘rivoluzionario’, dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori”.

A confermare il fermo il movimento dei Forconi, Life, Comitati Riuniti Agricoli, Movimento autonomo autotrasportatori, Aitras, Fiap-Traportounito a cui si sono uniti i Co.sp.a (Cobas latte) e i C.r.a. Gli autotrasportatori lamentano il mancato mantenimento degli impegni assunti dal Governo e puntano il dito contro la legge di stabilità in cui sono state introdotte disposizioni per l’autotrasporto che non garantiscono soluzioni ai problemi del settore. Il blocco dei Forconi scatterà domenica a mezzanotte e dovrebbe andare avanti fino a venerdì 13.

La smentita arriva da Paolo Uggè, presidente di Unatras, la sigla che unisce le maggiore sigle italiane di autotrasporto e presidente di Fai-Conftrasporto. “Le maggiori sigle sindacali del Paese che rappresentano il 90% degli operatori del trasporto, Fai-Conftrasporto, Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, hanno revocato la protesta lo scorso 28 novembre, dopo la firma di un protocollo presso il ministero dei Trasporti con il quale il governo ha definito importanti interventi per la categoria”.