Crotone, intitolare una strada al pittore crotonese Bruno Sesto

Nell’ambito delle iniziative volte al completamento della toponomastica cittadina, lo scorso 15 novembre, l’Amministrazione comunale di Crotone ha inteso intitolare la strada, nel tratto tra Via C. Crea e Via Miscello da Ripe, già Largo Pignataro, ad un famoso figlio di questa città. Si tratta di Giovanni Scalise, pittore, nato a Crotone l’8 aprile 1883 e qui deceduto il 9 aprile 1968. Proveniente dal Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, Scalise seppe mettere a frutto quella formazione artistica ponendosi nella schiera dei grandi artisti dell’epoca. Tutta La sua attività pittorica si è svolta nella città natia dove ritrasse, nelle sue tele, figure e personaggi della società meridionale, la terra, gli animali.  È stato presente, con riconosciuto entusiasmo di critica, nella vita artistica e culturale di Crotone con mostre personali e collettive. Insomma un degno seguace degli altri più famosi pittori crotonesi come Nicolò La Piccola e Gaele Covelli. Ma  la città pitagorica annovera tra i suoi nobili  artisti un altro pittore, non meno famoso, forse poco conosciuto perché stranamente non lo citano né Angelo Vaccaro e né Giovambattista Maone e soprattutto non lo ricorda lo storico dell’arte il calabrese Alfonso Frangipane. Si tratta di Bruno Sesto, vissuto tra Roma e Crotone a cavallo dell’800 e ‘900 del secolo scorso,  sposato a Rosa della nobile famiglia degli Sculco, colonnello durante la Grande Guerra, pittore di gran talento che ha lasciato sue opere sparse in ogni angolo della Penisola. Tra le tante sue tele si ricordano quelle presenti nella Basilica Minore dell’Immacolata di Catanzaro, che ritraggono san Domenico e  san Bruno come riportano Pietro De Leo e Giuseppe Nisticò nella recente pubblicazione “Itinerari Bizantini e Normani nell’area delle Serre in Calabria” edita nell’agosto di quest’anno dalla Diabasis di Parma. Ed inoltre, gli affreschi, realizzati nel 1910 per la Cattedrale di Crotone, che riproducono la predicazione di san Giovanni Battista e il Battesimo del Cristo e l’Apocalisse di san Giovanni Evangelista e presenti fino a qualche anno fa nella Cappella del SS Sacramento.