Milano, Rubygate secondo i giudici Berlusconi fece pressioni sulla Questura

“Deve ritenersi – si legge nelle motivazioni della sentenza – che l’allora premier intervenne pesantemente sulla libertà di autodeterminazione del capo di gabinetto e, attraverso il superiore gerarchico, sul funzionario in servizio quella notte in Questura al fine di tutelare se stesso, evitando” che Ruby “svelasse l’attività di prostituzione”.